Il ricatto di Putin all'Europa si chiama gas
Se la Ue dovesse cedere alle richieste russe Mosca avrà più potere sul gas. Forse è l'ora di tornare al nucleare?
Ucraina: Fitoussi, 'a pagare il conto sarà l'Europa, no a nucleare regalo a Putin'
"L'Ucraina è Europa. Se scoppia una guerra su questo territorio, allora tutti i Paesi ne subiranno le conseguenze. E se venisse trovato un compromesso in grado di soddisfare Putin, l'Unione europea pagherà più di tutti". Lo dice l'economista Jean Paul Fitoussi, professore francese, alla Luiss Guido Carli e Sciences Po, in una intervista a 'la Stampa'. Il Vecchio Continente corre un rischio concreto: "Mosca avrà ancora più potere sul gas - spiega - Ogni Paese ha giocato da solo, e si è fatto ingannare, a parte la Francia: è tornata a puntare sul nucleare che le consente una grande autonomia".
Per essere meno dipendenti dalla Russia non ci sono alternative? "Ci sono, ma ho l'impressione che la ricerca si sia fermata. L'Europa avrebbe dovuto mettere in campo un grandissimo piano di investimenti per studiare le nuove energie pulite. Non l'ha fatto". In questo contesto l'Italia è il Paese più fragile? "Sì, ha rinunciato al nucleare nel momento sbagliato, privandosi di una fonte di energia che ridurrebbe le emissioni e la dipendenza dagli altri Stati. La Ceca ha fatto un grande lavoro sull'acciaio e il carbone. Ma la Commissione Europea non è riuscita a perseguire un interesse comune sull'energia".
Mario Draghi ha proposto un piano comune per lo stoccaggio, ma non è ancora partito. Sarebbe una soluzione? "Sarebbe magnifico. L'idea del presidente Draghi di trovare uno stoccaggio comune è una bella proposta che si dovrebbe fare. Il problema è che in Europa per dare attuazione alle proposte, c'è bisogno di un accordo unanime. La situazione è talmente tragica da diventare ridicola. Per una volta non saremmo in ritardo rispetto al resto del mondo, ma non approfittiamo del vantaggio perché non siamo d'accordo", afferma.
Intanto si acuisce la crisi ucraina con concreti venti di guerra: il dipartimento di Stato ha invitato i cittadini Usa presenti in Bielorussia a lasciare "immediatamente" il Paese con "mezzi commerciali o privati", avvertendo che la situazione è divenuta "imprevedibile" a seguito dell'aumento dell'attività militare russa al confine con l'Ucraina. I viaggi in Bielorussia erano già sconsigliati ai cittadini Usa, dopo che il dipartimento di Stato aveva assegnato al Paese la categoria di rischio 4, la più alta.
Ma ferve l'attività diplomatica. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è oggi a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin, per discutere della crisi ucraina. Al termine dei colloqui è prevista una conferenza stampa. Durante la sua visita di ieri a Kiev, Scholz ha anticipato che intende convincere il presidente russo ad attuare una de-escalation delle tensioni, ammonendo però Mosca che la Ue e gli Usa sono pronti ad imporre dure sanzioni economiche in caso di invasione.
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