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Niente venti di pace all'orizzonte

Vladimir Putin

Il presidente Putin riunisce il Consiglio di sicurezza ma non è prevista nel programma il cessate il fuoco in Ucraina nè la pace

Il presidente russo Vladimir Putin non ha in programma di firmare un nuovo decreto per mettere formalmente fine alla mobilitazione per andare a combattere in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremino Dmitry Peskov, citato da Meduza. "Lo abbiamo già spiegato, non abbiano nulla di nuovo da dire a questo riguardo", ha aggiunto. Secondo Peskov le notizie su un prossimo secondo round della mobilitazione sono solo "provocazioni".

Al momento non vi è stato nessun atto formale per concludere la mobilitazione proclamata il 21 settembre, la cui cessazione è stata annunciata solo verbalmente. Tuttavia, a quanto scrive Meduza, da diverse regioni russe arrivano notizie di persone che continuano ad essere mobilitate per andare a combattere in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso temi di sicurezza interna con i membri del Consiglio nazionale di sicurezza. "Abbiamo in agenda una discussione sulle disposizioni di sicurezza interna" , ha detto Putin in apertura della videoconferenza a porte chiuse, riferisce la Tass.

La riunione avviene dopo che ieri vi sono stati attacchi a due aeroporti militari all'interno della Russia, presumibilmente compiuti da droni ucraini. Al Consiglio, spiega la Tass, hanno partecipato il primo ministro Mikhail Mishustin, gli speaker delle due camere del Parlamento, Valentina Matviyenko e Vyacheslav Volodin, il vice presidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev, il capo dell'Amministrazione presidenziale Anton Vaino, il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolay Patrushev, il direttore dei Servizi federali di sicurezza Alexander Bortnikov, il direttore dell'Intelligence per l'estero Sergey Naryshkin e il rappresentante speciale russo per l'Ambiente, l'ecologia e i trasporti, Sergey Ivanov.

 

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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