L'inferno in terra su Rafah
La denuncia da parte di Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi
''Rafah si è trasformata nell'inferno in terra''. Lo scrive in un tweet Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati palestinesi. ''Le immagini che arrivano da Rafah sono strazianti. Continuano ad arrivare notizie di ulteriori vittime in seguito ad un attacco aereo israeliano su un'area densamente popolata a nord-ovest di Rafah. Tra le vittime ci sono bambini e donne che vivono in tende di plastica, rifugi improvvisati. Molti sono rimasti feriti. Secondo quanto riferito, altri sarebbero stati bruciati vivi'', aggiunge su 'X'.
''E' stato estremamente difficile mettersi in contatto con lo staff dell'Unrwa a Rafah oggi. Alcuni membri del nostro personale risultano dispersi'', spiega.
Inoltre, prosegue, ''l'Unrwa sta facendo tutto il possibile per non interrompere la consegna degli aiuti umanitari. Ma con il passare dei giorni, fornire assistenza e protezione diventa quasi impossibile. Dei 200 camion con forniture umanitarie scaricati ieri sul lato palestinese, solo 30 camion sono stati prelevati a causa delle pesanti restrizioni ai movimenti, agli attacchi aerei in corso delle forze israeliane, al lancio di razzi da parte di Hamas, ai ritardi e limitazioni sulle rotte che possono essere utilizzate''.
Per Lazzarini ''queste sono tutte sfide e restrizioni aggiuntive che non ci consentono di distribuire gli aiuti. Strangolano ulteriormente l’operazione umanitaria da cui dipendono 2 milioni di persone in tutta Gaza''. Quindim ha aggiunto, ''ribadisco l'appello del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres per un cessate il fuoco immediato, per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi per porre fine alle sofferenze dei civili. Mi associo al suo sgomento per la mancata attuazione della recente ordinanza della Corte internazionale di giustizia riguardo a Rafah''.
Il Commissario generale dell'Unrwa ha ricordato che ''le decisioni della Corte internazionale di giustizia sono vincolanti. L’operazione militare a Rafah deve terminare immediatamente e il flusso di assistenza umanitaria a Gaza deve migliorare senza ulteriori ritardi''.
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