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La grande fuga dalla Palestina

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L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che quasi 360.000 persone sono fuggite da Rafah

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) afferma che quasi 360.000 persone sono fuggite da Rafah, a Gaza, da quando Israele ha emesso l’ordine di evacuazione il 6 maggio. “Non c'è nessun posto dove andare. Non c’è sicurezza senza un cessate il fuoco”, ha affermato l’agenzia in un post su X.

E ora si assite a raid aerei israeliani, condotti nella notte dalle Idf sulla parte orientale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono state colpite auto della polizia di Hamas. Lo riferiscono media palestinesi. Sempre nella notte sono stati condotti raid aerei contro il quartiere di Shejaiya a Gaza City nel nord della Striscia causando almeno un morto e diversi feriti.

''Modellerà le vite degli israeliani nei decenni a venire'' la guerra che le Idf stanno conducendo contro Hamas nella Striscia di Gaza. Parola del ministro della Difesa Yoav Gallant, che nel corso di una cerimonia del Giorno della Memoria sul Monte Herzl ha spiegato che Israele non aveva altra scelta se non quella di entrare in guerra.

''La guerra continuerà finché non restituiremo i nostri ostaggi, smantelleremo Hamas e le sue capacità militari", ha precisato.

Sulla Palestina l’Italia all’Onu si è astenuta perché “anche con la presidenza di turno del G7 ha il dovere di tenere una posizione di grande equilibrio; la maggioranza dei Paesi G7 non ha avuto una posizione univoca, gli Stati Uniti annunciavano voto contrario, il Giappone e la Francia a favore, la maggioranza alla fine ha votato per l’astensione e anche grazie a noi si è tenuta una posizione mediana” spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

13 Maggio
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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