Italia fuori dal conflitto nel mar Rosso
Del raid contro postazioni Houthi in Yemen l'Italia "è stata avvertita dagli alleati con diverse ore di anticipo, ma non gli è stato chiesto di prendere parte"
Del raid contro postazioni Houthi in Yemen l'Italia "è stata avvertita dagli alleati con diverse ore di anticipo, ma non gli è stato chiesto di prendere parte all'operazione militare". Lo puntualizzano fonti di Palazzo Chigi, spiegando che a Roma è stato sottoposto lo statement messo nero su bianco per dare il la all'attacco lanciato da Usa e Gran Bretagna dopo che i miliziani appoggiati dall’Iran hanno sfidato il monito a non proseguire i loro raid nel Mar Rosso, ma l'Italia ha scelto di non sottoscriverlo. Roma -operativa nella missione Atalanta con una sua fregata- continua a lavorare per tenere bassa la tensione nel Mar Rosso ed è impegnata nella coalizione europea per garantire la libera circolazione delle navi, rimarcano le stesse fonti.
E gli alleati fugano i dubbi. "Riconoscendo l'ampio consenso espresso da 44 Paesi di tutto il mondo il 19 dicembre scorso e la dichiarazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del primo dicembre, che condannava gli attacchi degli Houthi contro le navi mercantili e commerciali in transito nel Mar Rosso - esordisce il comunicato - i nostri governi hanno diffuso una dichiarazione congiunta il 3 gennaio, in cui si chiedeva l'immediata cessazione degli attacchi illegali e si avvertiva che gli attori maligni sarebbero stati ritenuti responsabili se avessero continuato a minacciare vite umane, l'economia globale e il libero flusso del commercio nelle vie d'acqua cruciali della regione".
Ma, "nonostante questo forte avvertimento, gli attacchi nel Mar Rosso sono continuati, compreso il lancio di numerosi missili e droni contro le navi nel Mar Rosso tre giorni fa, anche contro navi statunitensi e britanniche. E il 10 gennaio, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione 2722, che condannava anche questi attacchi e ne chiedeva la cessazione".
Ma è anche arrivata la risposta Houthi: "Tutti gli interessi americani e britannici sono diventati obiettivi legittimi in risposta alla loro aggressione diretta e dichiarata". Lo affermano gli Houthi in una dichiarazione riportata dai media arabi dopo i raid dello scorsa notte nello Yemen.
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