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Dopo i no-Vax ecco i pro-Putin

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Nei talk show dopo il Covid è la volta della guerra russo ucraina con la contrapposizione che domina

"Non si può dividere il mondo tra buoni e cattivi ma è evidente che in questo conflitto c'è un aggressore e un popolo oppresso, un autocrate e un popolo che sta resistendo": eccolo il pensiero del sindaco di Pesaro Matteo Ricci. 

"Non si può dividere il mondo tra buoni e cattivi ma è evidente che in questo conflitto c'è un aggressore e un popolo oppresso, un autocrate e un popolo che sta resistendo. In questi giorni nei talk show assistiamo a discussioni per creare contrapposizioni, dopo i no vax vediamo i sostenitori di Putin" ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente di Ali, aprendo oggi a Firenze i lavori dell'Assemblea annuale della Lega delle autonomie locali italiane.

"Soffriamo nel momento in cui l'Italia è stata costretta ad aumentare la spesa militare - ha aggiunto Ricci - perché noi siamo più per la spesa sociale. Ma in questo momento non possiamo tentennare e stiamo dalla parte del popolo ucraino e di chi ha protestato in Russia per la pace e contro la guerra ed è stato arrestato e di cui non si sa più nulla".

"Sono anti armi, mi spaventano, ma noi cosa avremmo fatto al posto di quei sindaci ucraini? Probabilmente come loro - ha concluso Ricci - avremmo messo in sicurezza le nostre famiglie e saremmo lì a combattere".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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