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La scuola riaprirà in presenza

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In 2 settimane oltre 100mila contagi, 399 ricoverati, 6 pazienti in terapia intensiva: sono i dati che fotografano l'impatto di Covid nella fascia d'età under 20

"Il Governo attribuisce alla scuola la necessità assoluta della riapertura in presenza. Questo significa che bisogna essere attenti, rispettare le regole. E accelerare le vaccinazioni nei bambini che, ad oggi, sono purtroppo non ancora in numero soddisfacente". Lo spiega Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute e professore di Igiene all'università Cattolica, in merito al dibattito sul riavvio delle attività scolastiche.

"Se si adoperano queste cautele, aumento delle vaccinazioni, misure cautelative comportamentali all'interno delle scuole, rispetto dei protocolli - rimarca - la volontà del Governo è riaprire. Io penso sia importante farlo, ma bisogna farlo bene: bisogna seguire i protocolli in maniera seria e scrupolosa".

In 2 settimane oltre 100mila contagi, 399 ricoverati, 6 pazienti in terapia intensiva: sono i dati che fotografano l'impatto di Covid nella fascia d'età under 20, fetta di popolazione in cui si concentra un nuovo caso su 4 che vengono diagnosticati nel Paese. I dati sono in crescita e per la classe 6-11 anni l'Istituto superiore di sanità (Iss) nel suo ultimo report parla di "impennata nelle ultime settimane". "Siamo molto preoccupati come pediatri - spiega Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) - Fra i bambini e i ragazzi stiamo vedendo molti contagi. In ospedale poi ci finiscono i più fragili. Ma i numeri delle infezioni sono in aumento e questo ha un impatto. Lo percepiamo molto dall'attività intensa nei nostri studi in questi giorni".

"Io - racconta il medico - ho lavorato il 31 dicembre per tutta la giornata, e anche l'1 e il 2 gennaio sono stato impegnato a rispondere alle tante chiamate delle famiglie" alle prese con casi Covid. "I genitori ci chiedono consigli, per i fratelli e gli altri familiari, noi li invitiamo a procedere il più rapidamente possibile con la vaccinazione. Lo diciamo a tutti: fate cominciare il ciclo vaccinale ai vostri ragazzi prima che riprendano l'attività scolastica" post feste".

E ancora: "In un momento del genere - ribadisce Di Mauro - l'unica arma restano ancora i vaccini che abbiamo, che sono efficaci e sicuri e riescono a darci una protezione. E' vero, qualcuno viene contagiato, specie con due dosi. Ma è molto lieve dal punto di vista della sintomatologia. Si resta a casa con sintomi quali rinite, cefalea, febbricola. Rispetto a un anno fa, quando chi si prendeva Covid rischiava spesso di finire in terapia intensiva. Noi stiamo provando l'impatto e l'efficacia dei vaccini. Vorremmo più serenità. Perché siamo abituati a vaccinare contro il morbillo e altre patologie. E posso assicurare che contro Covid vinceremo noi".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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