E continua la disputa sul commissario della ricostruzione
In Emilia Romagna parte il dopo tragedia: si accende la polemica politica su chi debba tirare le fila
Sull'indicazione del commissario alla ricostruzione "il problema non è il nome e il cognome: sarebbe stucchevole se nome e cognome fossero agganciati ad un tema di disputa politica. Dobbiamo lavorare insieme, come un sol uomo". Lo dice il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, rispondendo alle domande dei cronisti dopo l’incontro con il ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il PNNR Raffaele Fitto.
Il vicepremier Antonio Tajani "venga a informarsi, venga a chiedere come è proceduta la ricostruzione post terremoto". Lo dice il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, lasciando l'incontro con il ministro Raffaele Fitto sui fondi di coesione e Pnrr, e rispondendo a chi gli chiede un commento sulle parole del responsabile degli Affari esteri per il quale il ruolo di commissario alla ricostruzione andrebbe affidato a una persona in grado di dedicarsi a 'tempo pieno' alla questione. Per il presidente dell'Emilia Romagna, sarebbe inoltre "stucchevole" legare la nomina del commissario a una mera "disputa politica".
"Riguardo alla figura del commissario straordinario per la ricostruzione, leggiamo che viene fatto il nome di Francesco Paolo Figliuolo: nulla di personale sul generale ma di fronte alla necessità di riprogettare dal punto di vista ambientale e idrogeologico un territorio completamente devastato dagli accadimenti recenti, faccio veramente fatica a capire quali siano le sue competenze per questo ruolo. Meglio sarebbe nominare il presidente della Regione che conosce Sindaci e territorio, come è avvenuto in altri casi di questo tipo in tutta Italia. Oppure si scelga un tecnico, preferibilmente un geologo, che sicuramente saprebbe come muoversi per accelerare la ricostruzione". Così il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.
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