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Ricoveri in terapia intensiva dei no vax sono aumentati del 17%

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Dati contenuti nel report della Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere

Per la maggior parte dei cittadini italiani, circa l’87,45 % della popolazione over 12, questa è una non notizia, per tutti gli altri non lo è. 

Il report di Fiaso, la Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ha rilevato che i ricoveri in rianimazione di chi non è vaccinato sono aumentati di circa il 17%. Il dato è ancora più eloquente se associato a un altro dato, che vede i ricoveri in terapia intensiva delle persone vaccinate diminuiti del 10%.

In una settimana, il dato generale di ricoveri covid è aumentato del 16% e i posti in rianimazione occupati sono aumentati di 7 unità (9%), e il 100% di questi non è vaccinato. “La diminuzione dei vaccinati nelle intensive, nonostante l’aumento complessivo dei ricoverati, è un segnale positivo circa la protezione del vaccino dalle forme gravi”. Lo studio della Fiaso si occupa di un totale di 810 pazienti. 

"L’età media risulta decisamente più bassa tra i non vaccinati: - prosegue il report - i pazienti positivi al Covid che finiscono in ospedale senza aver ricevuto nemmeno una dose di vaccino hanno in media 63,4 anni a differenza dei vaccinati che hanno 74,7 anni”.

Fiaso fa sapere che nel campione studiato sono presenti 17 ragazzi ricoverati, dei quali 2 in terapia intensiva. “Età media 4 anni. I due ricoverati in rianimazione hanno 14 e 11 anni e si trovano all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli e agli ospedali Riuniti di Ancona – conclude Fiaso - Nella quarta ondata pandemica stiamo assistendo a una crescita di bambini ricoverati per Covid e qualcuno manifesta anche la necessità di cure intensive. L’aggressività del virus non risparmia i più piccoli e, oltre a colpirli con la malattia, li rende potenziali vettori dell’infezione tra gli adulti: ecco perché è necessario procedere con la vaccinazione in età pediatrica”.

2 anni fa
Autore
Piergiorgio Michelangeli

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