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Salvini e Giorgetti, qualcosa ancora vi Lega?

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La Lega mantiene un profilo basso, ma dopo l'addio della Donato non è più tutto rose e fiori

“Dovranno aspettare trent’anni per vedere la Lega divisa”, dice Salvini. 
Il leader fa il leader, cerca di tenere insieme con arroganza pezzi che volano via. Come manciate di voti, come l’eurodeputata Donato. 
L’uscita della Donato ha messo nero su bianco che anche la Lega, anche le destre, devono operare delle scelte. E alcune scelte causano la perdida di consensi, e la perdita di questi ultimi può significare perdere elementi, una novità per un partito "pigliatutto".

Europeismo

Si intravedevano piccole crepe già dopo la formazione del governo a guida Mario Draghi, con un Giorgetti al Mise che si è dimostrato immediatamente molto più che un braccio del “Capitano” all’interno dell’esecutivo. 
Il Ministro dello Sviluppo Economico aveva subito messo le cose in chiaro, elevandosi a primo interlocutore di Draghi e cercando di sviluppare, all’interno dell’Unione Europea, una reputazione che fosse lontana da quella del sovranista impreparato e rumoroso.

Da subito, Giorgetti era diventato esponente dell’ala competente e responsabile dei sovranisti in Europa, e questo ha conferito al numero due della Lega una rilevanza inaspettata. L’europeismo di Giorgetti, in prima istanza, si era opposto al sovranismo di Salvini, che a quel tempo aveva l'intento (rivelatosi vano) di creare un nuovo gruppo al Parlamento Europeo con leader sovranisti come Orbán.
Quell’occasione era stata chiara: la voce di Salvini non era più l’unica ad avere un peso rilevante all'interno del partito.

Green pass e vaccini

Il secondo terreno di scontro è quello che sta caratterizzando il dibattito attuale, su Green Pass e vaccini.

Il capo del Mise è convinto sostenitore delle nuove misure come il Green Pass e delle decisioni di Draghi, Salvini no

E Salvini ha perso quando i ministri della Lega hanno votato all’unanimità a favore delle nuove misure, ha incassato il colpo e ha cambiato discorso: “Sulla storia del green pass esteso o meno saranno gli anni a dire chi aveva ragione", poi esultando per "Una posizione di equilibrio, con i tamponi a basso costo", quando per settimane aveva invocato categoricamente tamponi gratuiti per tutti i no vax.

Chiaramente non si può dire che la Lega sia spaccata o ci sia una scissione in vista. Non si tratta di una guerra con scontri all’ultimo sangue e Giorgetti nega tutte le frizioni con Salvini, tuttavia, pare evidente che nel partito siano apparse scintille che potrebbero trasformarsi in incendi. Tutto, o quasi, sarà nelle mani di Salvini, che per ora posta foto con Giorgetti, Zaia, Fedriga e Fontana per calmare le acque. "Dedicato a chi ci vuole male. Uniti si vince!" dice il leader, ma i fatti per ora mettono dei dubbi.

3 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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