Come un uomo sopravvive all'Olocausto
La testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, per non dimenticare l'orrore di cui è capace l'uomo
"Mi sono sentito privilegiato. Mi dicevo: ma come, hai lasciato tutti dall'altra parte e sei rimasto qui? Purtroppo, sono stato scelto per rimanere. Non capisco il motivo della mia vita, diverse volte ho avuto episodi evidenti in cui sarei dovuto entrare nelle camere a gas e per un motivo o l'altro non sono entrato, in cui mi avrebbero dovuto dare il colpo di grazia e non me l'hanno dato. Sono questi i pensieri che mi tormentavano e a cui non trovavo risposta". E' quanto afferma, in un'intervista a 'La Stampa', Sami Modiano, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, raccontando che per 60 anni si è sentito in colpa di essere sopravvissuto al padre, alla sorella, all'intera famiglia sterminata dai nazisti.
Nel 2005 è tornato a Birkenau, dove tutto era finito e dove era il tempo che qualcosa ricominciasse: "Volevo capire se aveva senso tornare e raccontare. Mi sembrava inutile perché ero convinto che non mi avrebbero creduto. Era la mia paura più grande, raccontare la verità e non essere creduto. Sarebbe stato tremendo. Poi sono andato e ho scoperto che non avevo dimenticato nemmeno una virgola. Dopo 60 anni ho rivisto mio papà, mia sorella e tutte le scene orrende che avevo visto da ragazzo. Ero anche io un ragazzo di 14 anni quando mi hanno mandato lì e questo mi ha fatto scoppiare in una crisi di pianto rivedendo tutto da capo. Avevo dietro di me 300 studenti che mi seguivano e che vedevano che parlavo e raccontavo. Poi quando mi sono girato per vedere, i ragazzi avevano le lacrime agli occhi anche loro. Lì ho capito, ho trovato la risposta alle domande che mi ero portato dietro per sessant'anni".
"Anche io - spiega - dovevo fare la mia parte spiegando ai ragazzi quelli che era successo. Ho avuto un riscontro molto positivo da loro, mi vogliono molto bene. E ora sono felice: quando verrà il mio momento me ne andrò in pace perché avrò dato qualcosa a questi ragazzi perché non succeda mai più".
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