Dostoevskij e Paolo Nori trovano casa a Siena
Montanari: 'saremmo onorati di avere Nori a Siena, da atenei serve segnale forte'
"Ho invitato Paolo Nori a tenere il corso su Fedor Dostoevskij qui da noi, all'Università per stranieri di Siena, l'ho scritto anche su twitter: saremmo onorati e felici di averlo qui". Lo afferma Tomaso Montanari, rettore dell'Università per gli Stranieri di Siena in merito a quanto accaduto all'Università Bicocca di Milano che prima ha bloccato il corso su Fedor Dostoevskij dello scrittore Paolo Nori che dopo un tira e molla ha deciso di non di rinunciare al corso.
"Ho immediatamente invitato da Rettore Paolo Nori a fare il corso da noi, gli ho scritto un invito ufficiale ieri mattina appena letta la notizia e in accordo con la professoressa Marcucci, nostra docente di lingua e traduzione russa. - spiega Montanari - Spero che ci risponda, che venga, saremmo onorati e felici di averlo qui".
"Credo che le università italiane debbano dare un segnale forte in questo momento contro questa evidente sciocchezza. - evidenzia Montanari - sciocchezza duplice: prima dire che non si può e poi dire che bisogna studiare anche autori ucraini. Mi chiedo quando abbiamo smarrito la consapevolezza di che cosa sia l'università: è il contrario di ogni nazionalismo, è il luogo della libertà di pensiero, luogo dell'incontro, del meticciato".
"Noi abbiamo rapporti con università turche, cinesi, israeliane, brasiliane, università di mille paesi che hanno i loro problemi di diritti umani anche gravi. L'università serve esattamente a questo a far penetrare anche i quei paesi dubbio e senso critico, senso di rivolta e d'altra parte anche da noi a modificare i cosidetti valori occidentali. - conclude Montanari - Ciò che è accaduto è proprio l'incomprensione della missione dell'università. E poi la Costituzione dice che l'arte e la scienza sono libere e libero è l'insegnamento, non c'è molto da aggiungere".
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