Il food domina sul web
Nel 2021 sono stati registrati 4mila nuovi siti dedicati alla tavola e al buon bere
Sono quasi 4mila i nuovi domini .it afferenti al settore dell’agroalimentare registrati nel 2021. A renderlo noto è il Registro.it, anagrafe del web a targa italiana e organo dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr (Cnr-Iit), che dal 2016 ha istituito un osservatorio permanente per analizzare la diffusione di internet tra i vari settori appartenenti all’agroalimentare e studiare la loro diffusione.
"Quello dell’agroalimentare è un settore fondamentale per l’economia italiana – ha commentato Marco Conti responsabile di Registro .it e direttore di Cnr-Iit - ma siamo certi che questa circostanza trovi riscontro anche sul web? È per rispondere a domande come questa che, sei anni fa, è nato FINe, un osservatorio permanente dell’agroalimentare in rete capace di analizzare la diffusione sul web delle varie branche appartenenti al settore e la loro distribuzione a livello geografico".
Dei 3834 nuovi siti .it registrati nel 2021 nel settore dell’agroalimentare, quasi il 41,94% appartiene alla ristorazione, il 12% ai farinacei e il 10,17% al vino. Seguono i settori altro agro (caccia, cattura di animali, silvicoltura e utilizzo di aree forestali ecc.) con il 9,05%, agriturismo con il 5,63% e coltivazioni con il 4,90%.
Situazione simile anche su base totale: dei 101.605 siti .it registrati finora nel settore dell’agroalimentare, infatti, il 37,8% appartiene sempre al settore della ristorazione, il 12,3% a quello del vino e l’11,3% ai farinacei. Seguono, entrambi all’8,3%, i settori altro agro e agriturismo.
Più in generale, dall’inizio della rilevazione nel 2016, si rileva – al netto delle cancellazioni negli anni in questione – un incremento di circa 8mila unità per quel che riguarda i siti web in .it afferenti al settore; un aumento pari all’8,4%.
Al momento della fotografia iniziale, dei 93.730 siti registrati per l’agroalimentare il 36,1% apparteneva sempre alla categoria ristorazione, l’11,5% a quella del vino mentre 11,3% a quella dell’agriturismo.
Nei soli mesi di gennaio, febbraio e marzo (in corso) del 2022, infatti, sono stati registrati a ora ben 4.680 nuovi siti nel settore dell’agroalimentare, un numero già superiore a quello dell’intero 2021.
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