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L'eutanasia rimandata a marzo ma c'è l'ombra del referendum

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Il centrodestra rinvia la discussione sul suicidio assistito, intanto però l'Associazione Luca Coscioni si organizza

L'aula della Camera ha detto sì ("con 196 voti di differenza", come ha annunciato il presidente di turno Fabio Rampelli) alla proposta dei relatori della legge sul fine vita di rinvio dell'esame del provvedimento alla prima seduta utile della prossime settimana. Rampelli ha chiarito che la prima seduta utile sarà quella a partire da martedì 15 febbraio ma dopo l'esame del decreto legge sulla proroga dello stato di emergenza per la pandemia da Covid.

Come era facilmente comprensibile il Parlamento su questa legge si è spaccato.  "La Lega è profondamente contraria" alla legge sul fine vita in discussione alla Camera. Lo ha annunciato Alessandro Pagano, della Lega, in aula a Montecitorio: "è una norma profondamente eutanasica, nessuno lo può negare", ha spiegato tra l'altro Pagano parlando della "distruzione delle nostre radici autentiche. Della nostra anima".

"La legge sulla morte volontaria medicalmente assistita certamente necessita di un approfondito e articolato confronto democratico rispetto a una materia che tratta il bene più alto e prezioso, il bene della vita, ma che allo stesso tempo orienta profondamente le coscienze di una comunità e di una nazione" ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Lucia Albano. "Per questo deve essere trattato con equilibrio, con umanità e con il rispetto della sofferenza e della sensibilità di ciascuno. Il tema è non negoziabile: per Fratelli d'Italia la sacralità della vita va difesa come valore assoluto in ogni suo istante, dal suo concepimento sino al termine naturale. Una nazione che decide scientemente di investire sulla morte e non sulla vita è una nazione che rischia di non avere futuro e questa sarebbe la più grande sconfitta per l’Italia", conclude l'esponente di Fdi.

L'Udc si appella alle parole del Papa per dare maggior forza alla sua posizione. 

"Le parole del Papa sull'aiuto al suicidio, pronunciate oggi durante l'Udienza generale in San Pietro, proprio nella giornata in cui alla Camera riprende il dibattito su questa legge, non possono essere ignorate e soprattutto sono inequivocabili sia per l'autorevolezza di chi le propone che per il generale consenso di cui dispone, anche dopo la sua ultima intervista da Fazio. Con estrema chiarezza ha affermato che non c'è un diritto alla morte e che dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocarla o aiutare qualsiasi forma di suicidio" afferma in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama.

"Non c'è dubbio - aggiunge - che Papa Francesco trovi molta più risonanza mediatica quando affronta temi sociali, come la povertà, le migrazioni, che non quando affronta temi come la vita e la morte, che hanno una ricaduta sociale ancora più vasta e più profonda, ma che a volte contrastano con il pensiero dominante di chi ritiene che il principio di auto-determinazione non abbia né limiti né confini. Da medico, da neuropsichiatra infantile, mi unisco alle sue parole quando afferma: 'Dobbiamo essere grati per tutto l'aiuto che la medicina si sta sforzando di dare, affinché ogni persona che si appresta a vivere l'ultimo tratto di strada della propria vita, possa farlo nella maniera più umana possibile'".

E poi c'è il fronte dell’Associazione Luca Coscioni. Sono già oltre 100 i nomi di chi ha scelto di sostenere il referendum Eutanasia Legale, promosso e finanziato dall’Associazione Luca Coscioni, ed è pronto ad attivarsi e a votare sì, nel caso in cui il referendum sia considerato ammissibile dalla Corte Costituzionale. Ricercatori, medici, magistrati, accademici, ma soprattutto persone, familiari, caregiver che hanno vissuto o vivono ancora oggi sulla propria pelle la sofferenza che comporta la mancanza di norme che regolino il fine vita nel nostro Paese.

Tra i nomi quello del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, la scrittrice Dacia Maraini, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il teologo Vito Mancuso, Carlo Rovelli, fisico e saggista, Don Ettore Cannavera, sacerdote cagliaritano, Chiara Rapaccini, scrittrice e compagna di Mario Monicelli, Massimo Recalcati, psicanalista e saggista, e Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica, esperta di inclusione nella scienza. Ci sono anche numerosi magistrati, tra cui Gherardo Colombo, scienziati, come Michele De Luca, ma anche Carmen Carollo e Valeria Imbrogno, mamma e compagna di Fabiano Antoniani, Mina Welby, moglie di Piergiorgio, Beppino Englaro, papà di Eluana.

“Siamo grati al primo gruppo di persone che si uniscono ai promotori nell’impegnarsi per il 'sì' al referendum eutanasia legale - dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni - Nella distrazione assoluta delle forze politiche, è fondamentale che la spinta per il referendum sia arrivata proprio da parte di chi vive in prima persona la realtà della malattia e della disabilità, insieme a grandi personalità del mondo della scienza e della cultura".

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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