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A Singapore prove di pace tra Usa e Cina

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Sul tavolo soprattutto c'è la questione di Taiwan: incontro tra il ministro cinese Dong Jun e il segretario alla Difesa, Lloyd Austin

Sarà a Singapore il debutto davanti a un pubblico internazionale del nuovo ministro cinese della Difesa. E sarà in occasione dello Shangri-La Dialogue, che si apre domani mentre proseguono il conflitto in Ucraina e la guerra a Gaza, tra le preoccupazioni per la situazione nel Mar cinese meridionale e nello Stretto di Taiwan. A Singapore è atteso, già domani, un faccia a faccia annunciato dal Pentagono, ma non ancora da Pechino, tra il ministro cinese Dong Jun e il segretario alla Difesa, Lloyd Austin. Sarebbe il primo incontro di persona di Austin con un omologo cinese dal 2022, quando il segretario alla Difesa Usa incontrò Wei Fenghe. Le aspettative sono basse. "Il livello di fiducia tra le due forze armate e l'establishment della sicurezza nazionale è ai minimi storici", ha sintetizzato Lyle Goldstein, direttore del programma Asia Engagement del think tank Defense Priorities di Washington, citato da Politico.

L'ammiraglio Dong Jun è il primo ufficiale della Marina ad arrivare alla carica di ministro. Una poltrona 'conquistata' in un periodo di tensioni nel Mar cinese meridionale. Senza contare quelle senza fine nello Stretto di Taiwan, dove gli Usa sono impegnati a sostenere le capacità di difesa dell'isola. Secondo osservatori citati dal South China Morning Post si prevede una posizione "dura" da parte di Dong in occasione dei colloqui nei giorni dello Shangri-La Dialogue. Ma l'ammiraglio - che a differenza dei suoi predecessori non siede nella Commissione militare centrale del Partito comunista cinese presieduta da Xi Jinping - dovrà anche fare i conti con non poche sfide.

"Il ministro della Difesa dell'Esercito popolare di liberazione non comanda truppe, non ha il controllo sul budget - ha evidenziato Drew Thompson della Lee Kuan Yew School of Public Policy della National University of Singapore - e per ora non siede neanche nella Commissione militare centrale, quindi non ha autorità per decidere ed è una controparte non al livello del segretario alla Difesa Usa".

I lavori di quello che è il principale vertice sulla sicurezza dell'Asia si concluderanno domenica. Arrivano poco dopo i due giorni di maxi manovre militari cinesi intorno a Taiwan, isola di fatto indipendente che Pechino - che vanta un'amicizia 'senza limiti' con la Russia - considera una "provincia ribelle" da "riunificare". Esercitazioni che Pechino ha spiegato affermando di voler "punire" le forze indipendentiste dell'isola, dove il 20 maggio si è insediato il nuovo presidente William Lai (Lai Ching-te). Nei giorni scorsi ha ricevuto una delegazione del Congresso Usa ed è considerato da Pechino un "pericoloso separatista". Manovre iniziate dopo mesi di alta tensione tra la Guardia Costiera di Cina e Filippine (alleate degli Usa) in acque contese nel Mar cinese meridionale, dove va scongiurato ogni incidente.

Ex comandante della Marina dell'Esercito popolare di liberazione, con un passato da numero due del Comando del Teatro Sud dell'Esercito (l'area del Mar cinese meridionale), Dong è stato in 'prima linea' anche nello Stretto di Taiwan ed è arrivato alla guida del ministero della Difesa lo scorso dicembre dopo che due mesi prima era stato rimosso il predecessore, Li Shangfu. Silurato, ma tuttora senza spiegazioni da parte di Pechino. Aveva visto molto rapidamente Austin lo scorso anno in occasione dello Shangri-la Dialogue. All'epoca Li era sotto sanzioni Usa.

Quello tra Austin e Dong dovrebbe invece essere un vero faccia a faccia, il primo dopo un colloquio in video conferenza del 16 aprile, il primo contatto in quasi due anni tra le due superpotenze. In cima all'agenda, secondo il Pentagono, c'erano stati il conflitto in Ucraina, la situazione nel Mar cinese meridionale, Taiwan e la Corea del Nord. "La comunicazione sulle questioni di difesa è cruciale per entrambe le parti per gestire le differenze", ma Pechino - scrive il nazionalista Global Times che dà voce ad "esperti" - spera "di vedere maggiore sincerità da parte Usa riguardo gli interessi fondamentali e le preoccupazioni della Cina in materia di sicurezza, invece di impegnarsi in un dialogo fine a se stesso o solo come show politico".

Austin dovrebbe spingere Dong a "impegnarsi a mantenere canali aperti di comunicazione in tempi di crisi e - ha osservato per Politico Lyle Morris dell'Asia Society Policy Institute's Center for China Analysis - a non usare i meccanismi di comunicazione come strumento politico da accendere e spegnere quando la parte cinese è scontenta per le sanzioni Usa". Ad aprire i lavori dello Shangri-La Dialogue sarà il presidente delle Filippine, Ferdinand R. Marcos Jr.

30 Maggio
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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