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Afghanistan: i talebani vicini al controllo totale del paese

Massoud

Con la vittoria sulla resistenza del Panshir, i Talebani avrebbero il pieno controllo in Afghanistan. Ma la resistenza è ancora viva

“Il mondo sta a guardare” è la frase conclusiva di un Tweet scritto dalle forze di resistenza afghane sull’account Panjshir_Province. Il comunicato parla di un pesante attacco subito via terra e via aerea nella notte.

Negli attacchi sarebbe rimasto ucciso anche il portavoce della resistenza, Fahim Dashti, notizia data sempre su Twitter dal capo della resistenza Ahmad Massoud, che ha definito Dashti “amico e fratello”.
Massoud ha poi scritto un Tweet significativo, in cui spiega come i Talebani, con le loro forze, non sarebbero in grado di competere militarmente con la resistenza. Il vero aiuto ai Talebani è, secondo Massoud, dato dall’esercito Pakistano che sta collaborando con loro.

La rivendicazione dei Talebani

Prima di questi tweet il portavoce Zabihullah Mujahid aveva rivendicato il pieno controllo dei Talebani sulla Valle del Panshir. Mujahid ha, in seguito a ciò, dichiarato il paese “completamente libero” e fuori dalla guerra. Mujahid ha poi rassicurato che non avverrà nessuna discriminazione diretta al popolo del Panshir, dichiarando la volontà dei Talebani di formare un governo “islamico e responsabile”.

La smentita della resistenza

La resistenza ha però smentito la rivendicazione dei talebani, spiegando come le forze del leader Massoud “sono presenti in tutte le posizioni strategiche in tutta la valle per continuare a combattere''. Inoltre, Massoud si troverebbe in un posto sicuro, come ha fatto sapere l’ex vice-presidente afghano Amrullah Saleh.

Il Washington Post ha tuttavia raccolto dichiarazioni di un alto esponente della resistenza, secondo il quale i talebani avrebbero conquistato gli uffici governativi e la casa del governatore del Panshir. La resistenza continua, dunque, ma nella pratica il Panshir è sotto il controllo dei Talebani. L’unico ostacolo vero alla presa totale del paese rimane la conquista dei cosiddetti “punti strategici” citati dalla resistenza, con le truppe di Massoud che non hanno alcuna intenzione di mollare la presa.
 

3 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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