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Israele ancora in marcia per liberare gli ostaggi

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Una folla di 50mila persone si è riunita questala scorsa sera a Tel Aviv in quella che ormai è stata ribattezzata la "piazza degli ostaggi"

Una folla di 50mila persone si è riunita questala scorsa sera a Tel Aviv in quella che ormai è stata ribattezzata la "piazza degli ostaggi" a 50 giorni dall'attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre. Molti innalzano cartelli con i volti dei rapiti, mentre continua l'angosciosa attesa del rilascio di un nuovo gruppo di ostaggi previsto per oggi ma continuamente rinviato. Alla manifestazione, scrive Haaretz, hanno anche partecipato i leader della comunità drusa, accolti con un applauso entusiastico della folla.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che le forze israeliane non lasceranno la Striscia di Gaza fino a quando tutti gli ostaggi non saranno restituiti a Israele, e che qualsiasi futuro negoziato con Hamas sarà condotto durante i combattimenti. Le osservazioni di Gallant, riferisce 'The Times of Israel', sono state fatte mentre il ministro visitava la Striscia di Gaza questa mattina, per la prima volta dall'inizio della guerra, incontrando comandanti e soldati. Gallant è entrato nella Striscia di Gaza via mare con il capo della Marina, il vice ammiraglio David Sa'ar Salama.

"La nostra capacità di portare il primo gruppo di ostaggi deriva dalla pressione esercitata dai militari. Non appena la pressione militare si fa sentire, vogliono una pausa. Quando aumenti la pressione, vogliono un'altra pausa. Quando aumenti ancora di più, sono pronti a venire con un'offerta, e quando aumenti ancora di più, e sono pronti a venire con un'offerta che può essere accettata, questo è l'intero metodo", afferma Gallant.

"Non possiamo lasciare l'operazione e la guerra a Gaza fino a quando non raggiungeremo una situazione in cui riporteremo indietro tutti gli ostaggi, perché ne abbiamo molti di più", dice. Gallant dice che il cessate il fuoco sarà breve. "Qualsiasi ulteriore negoziato sarà fatto durante i combattimenti. Se vogliono continuare a discutere il prossimo accordo, sarà mentre le bombe cadono e le forze combattono, questa è la base".

26 Novembre
Autore
Giada Giacomelli

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