Abusi sessuali sui giovani in aumento: +2,5% casi nel 2023
Nel 2023, il 114 Servizio Emergenza Infanzia, gestito da Telefono Azzurro, ha registrato un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente
Nel 2023, il 114 Servizio Emergenza Infanzia, gestito da Telefono Azzurro, ha registrato un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente di casi gestiti con motivazioni relative ad abuso sessuale (164), con una media di oltre 13 casi gestiti al mese. Sono i dati annunciati durante l'incontro 'La dignità dei bambini nel mondo digitale' organizzato dalla Fondazione S.O.S. Telefono Azzurro in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Santa Sede e Fondazione Child in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.
Nel 29% dei casi le situazioni riferite sorgono e persistono online (+3 casi rispetto all’anno precedente). Nel 90% dei casi gestiti i minori risultano coinvolti nel ruolo di vittime, nel 6% di autori e nel 4% in quello di testimoni. Il 61% dei minori coinvolti sono di sesso femminile. Le regioni da cui sono pervenute maggiormente le richieste d’aiuto sono in primo luogo dal Veneto (18%), Lazio (16%) e Lombardia (16%).
Le motivazioni relative ai casi di abusi sessuali online sono: Csam -Child sexual abuse material (40,3%), sextortion (34,3%), grooming (13,4%), sexting (7,5%) e molestie sessuali (4,5%). Nel caso degli abusi sessuali online si nota come il 51% dei minori coinvolti sia di sesso maschile.
"Con l’avvento della tecnologia digitale, gli abusi hanno assunto nuove forme e si sono diffusi su scala globale. In risposta a questa sfida che sta diventando sempre più grande si rende necessario non solo sviluppare una piena consapevolezza sul tema, ma anche agire concretamente per contrastare tali problematiche". E' quanto ha sottolineato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, in occasione dell'incontro 'La dignità dei bambini nel mondo digitale' organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Santa Sede e Fondazione Child in vista della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia.
"È necessario - secondo Caffo - mettere a sistema tutte le risorse del Paese partendo dalle istituzioni, dal mondo accademico, dalla società civile e da tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo comune di proteggere la dignità e il diritto alla sicurezza di ogni individuo attraverso soluzioni concrete per affrontare gli abusi in tutte le loro forme, comprese quelle più insidiose che spesso si nascondono nella rete".
"Dal momento che la tecnologia, e soprattutto l’intelligenza artificiale generativa è in continua evoluzione, non si può prevedere l’intera portata delle implicazioni che potrebbe avere nell’ambito degli abusi. Per stare al passo con i tempi è fondamentale tenere monitorati i nuovi sviluppi e affrontare le minacce emergenti il più rapidamente possibile per poter tutelare maggiormente minori e adolescenti. È inoltre fondamentale che tutti i Paesi firmatari si impegnino realmente a rispettare la Convenzione di Lanzarote per prevenire ogni forma di sfruttamento e di abuso sessuale nei confronti dei minori attraverso iniziative di formazione, prevenzione, educazione digitale e protezione", ha concluso il presidente di Telefono Azzurro.
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