La terza dose diminuisce del 90% la mortalità negli over 50
Lo dimostra uno studio israeliano pubblicato sul New England Journal of Medicine
I dati che arrivano da Israele sull’efficacia della terza dose sono eloquenti. Nel paese, che a luglio è stato il primo a iniziare una campagna di diffusione della terza dose a tappeto su tutta la popolazione, si è calcolato che per le persone over 50 grazie al booster la possibilità di morte si è ridotta del 90% rispetto a chi ne ha ricevute due. Sono dati provenienti da una ricerca israeliana pubblicata sul New England Journal of Medicine.
Sul campione studiato di circa 843mila, 758mila hanno ricevuto la terza dose nel periodo studiato. Tra i vaccinati con tre dosi ci sono stati 65 decessi (0,16 casi su 100.000 al giorno), mentre nel gruppo vaccinato con sole due dosi i decessi sono stati 137 (2,98 su 100.000 al giorno).
Secondo Doron Netzer, uno degli autori della ricerca, lo studio fatto rende chiaro "Inequivocabilmente che la dose booster è significativamente associata con la riduzione del rischio di mortalità dal coronavirus, compreso dalla variante Delta”. Nessun dato su Omicron, in quanto lo studio è stato condotto precedentemente alla scoperta di tale variante.
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