Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Roma invasa da topi giganti

cute-3284412_1920.jpg

Davanti al teatro Brancaccio da giorni un enorme ratto in avanzato stato di decomposizione è il biglietto da visita per i turisti

I turisti affollano di nuovo le strade di Roma. È settembre, è il momento del turismo nordico. Gli scandinavi si lasciano –e noi con loro- il Covid alle spalle e scelgono di evadere nella grande eterna bellezza di Roma. Certo, Roma è una metropoli irrisolta, ad esempio le criticità sui rifiuti nel tempo si sono talmente cronicizzate, tant’è che quando un sindaco come Gualtieri propone e impone un inceneritore come soluzione si levano cori di protesta da destra e manca. Così capita che mentre i cassonetti rifiatano e assolvono alla loro naturale funzione, resta sempre qualcosa fuori posto, tipo le famiglie di cinghiali che se ne vanno a zonzo per il centro storico in nome di un ecoturismo antilitteram oppure, e questo è il caso, fanno bella mostra (per modo di dire) enormi topi morti e defunti (questo sarà grosso 30 centimetri ed emana un olezzo nauseabondo), in avanzato stato di decomposizione, quindi steso lì sull’asfalto da giorni, in nome di un’installazione che potrebbe rievocare l’arte provocatoria di Damien Hirst. Ma non è arte, è monnezza, come si dice a Roma, incuria, sciatteria. Insomma, una autentica vergogna.

topo.jpeg

E non siamo in periferia o in una borgata (che poi chi abita e risiede qui dovrebbe obiettare in modo acido quando si scrivono queste considerazioni, come se fosse naturale che fuori dal perimetro dei Fori imperiali siano ammesse e giustificate mancanze igieniche) ma a 50 metri (dicasi 50) dal teatro Brancaccio, in via Merulana. Quindi, in attesa dello spettacolo di Anastacia in programma il 22 settembre, sarebbe il caso che la direzione del teatro in assenza del servizio Ama assumesse un discendente del pifferaio di Hamelin in modo da liberare le strade da colonie di topi giganti.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

Commenti