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Tumore al seno, passi avanti con l'immunoterapia

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Con l'impiego di questo sistema prima e dopo la chirurgia aumenta sopravvivenza

All'Esmo 2024 è stato presentato uno studio sul pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia per le donne con la forma più aggressiva di tumore e ad alto rischio di recidiva.

L'immunoterapia, somministrata prima e dopo l'intervento chirurgico, sta cambiando la pratica clinica nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo. Questo è evidenziato dallo studio di fase 3 Keynote-522, presentato al congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) a Barcellona, che ha visto la partecipazione di oltre 37.000 oncologi da tutto il mondo. Il Keynote-522 è il quarto studio che mostra un beneficio di sopravvivenza globale con l'uso di pembrolizumab nelle fasi iniziali della malattia.

Lo studio rappresenta un significativo progresso: per le pazienti in stadio iniziale ad alto rischio, il pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia prima dell'operazione e proseguito come monoterapia dopo, ha ridotto il rischio di morte del 34% rispetto al trattamento standard con chemioterapia e placebo. Pertanto, l'immunoterapia prima e dopo l'intervento chirurgico sta modificando l'approccio clinico a questa neoplasia, come confermano gli specialisti. Nello studio, la sopravvivenza globale a cinque anni è stata dell'86,6% per le pazienti trattate con pembrolizumab, contro l'81,7% per quelle che hanno ricevuto il trattamento standard.

Nel 2023, in Italia, sono stati stimati 55.900 nuovi casi di carcinoma mammario. Il carcinoma mammario triplo negativo, che rappresenta circa il 15% delle diagnosi, non esprime i recettori per gli estrogeni, il progesterone e la proteina Her2, come spiega Giuseppe Curigliano, presidente eletto dell'Esmo, professore di Oncologia Medica all'Università di Milano e direttore della Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative all'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Di conseguenza, non risponde alla terapia ormonale né ai farmaci mirati a Her2. È la forma più aggressiva, con un rischio di recidiva a distanza che aumenta rapidamente.

"Keynote-522 rappresenta una svolta rivoluzionaria nella pratica clinica per una patologia che richiede disperatamente nuove opzioni terapeutiche," prosegue Curigliano. "A questi significativi risultati di sopravvivenza globale si sommano i dati precedentemente riportati di risposta completa e di sopravvivenza senza eventi dello studio Keynote-522. L'uso di pembrolizumab in combinazione con la chemioterapia come trattamento neoadiuvante, e successivamente come monoterapia post-chirurgia, ha ridotto il rischio di morte del 34% rispetto alla sola chemioterapia neoadiuvante, consolidando l'importanza di questo approccio immunoterapico nel trattamento del carcinoma mammario triplo negativo ad alto rischio nelle fasi iniziali. Risultati così rilevanti non erano mai stati osservati in una patologia tanto aggressiva."

"L'assenza di recettori per estrogeni, progesterone e Her2 rende il carcinoma mammario triplo negativo più arduo da curare rispetto ad altri tipi, poiché fino a poco tempo fa era trattabile solo con chemioterapia ed è generalmente più aggressivo biologicamente," sottolinea Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom. "I risultati dello studio Keynote-522 aprono nuove prospettive grazie all'immunoterapia. È cruciale che la gestione del trattamento nelle fasi iniziali e a ogni punto decisionale sia affidata alle Breast Unit, ovvero centri di senologia dove è assicurato un approccio multidisciplinare. Il lavoro di squadra promuove l'eccellenza delle cure, migliorando i tempi delle prestazioni con l'obiettivo di elevare la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Così facendo, si garantisce l'adeguatezza, la coerenza e la continuità dei percorsi diagnostico-terapeutici. Inoltre, il carcinoma mammario triplo negativo colpisce prevalentemente donne giovani, rendendo fondamentale che gli specialisti delle Breast Unit offrano anche un percorso di preservazione della fertilità".

16 Settembre
Autore
Luciano Razzano

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