La Ue pronta ad aumentare gli aiuti all'Ucraina
La richiesta di Joseph Borrell durante il Consiglio Difesa a Bruxelles. La premier Meloni spinge per la pace
Per aiutare l'Ucraina nell'Ue "stiamo facendo molto, ma dobbiamo fare di più e più rapidamente", anche perché nella guerra contro l'invasore russo il tempo si misura "in vite umane". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Bruxelles al termine del Consiglio Difesa
Finora l'Ue ha consegnato all'Ucraina circa "300mila munizioni" pesanti, provenienti "dalle scorte e dal riorientamento degli ordinativi" già in essere. L'Ue ha la "capacità" di produrre "un milione" di pezzi ogni anno, ma il fatto è che una "parte importante" della produzione oggi viene esportata in Paesi terzi, pertanto "deve essere ridirezionata" verso Kiev, per aiutarla a difendersi dai russi.
Ci sarà "un nuovo incontro con gli ucraini, per tentare di sbloccare il pagamento" dell'ottava tranche di aiuti Ue all'Ucraina, bloccata dal veto dell'Ungheria. "Sembra che ci sia la possibilità, speriamo che possa essere finalmente sbloccata". Altre soluzioni "non sono sul tavolo", perché "dobbiamo essere uniti, dobbiamo chiedere agli ungheresi di lavorare con gli ucraini: ci sarà un nuovo incontro oggi, speriamo che questo ponga fine allo stallo" attuale, ha dichiarato Borrell.
“Abbiamo parlato di Ucraina, ribadendo il nostro sostegno alla sovranità e integrità territoriale ucraina, vittima di una aggressione ingiustificata da parte della Russia”. Centrale l'"impegno per arrivare a una pace giusta, nel pieno rispetto del diritto internazionale”. Così la premier Giorgia Meloni dopo l'incontro con il pri
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