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La Ue pronta ad accogliere l'Ucraina

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Il Parlamento europeo si adopera per concedere agli ucraini la loro candidatura. Il Senato italiano chiede il cessate il fuoco e il ritiro

Il Parlamento Europeo "invita le istituzioni dell'Unione ad adoperarsi per concedere all'Ucraina lo status di Paese candidato all'adesione all'Ue, a norma dell'articolo 49 del trattato sull'Unione Europea e sulla base del merito e, nel frattempo, a continuare ad adoperarsi per la sua integrazione nel mercato unico dell'Unione in virtù dell'accordo di associazione". Lo prevede la risoluzione "sull’aggressione russa contro l’Ucraina" che il Parlamento voterà oggi pomeriggio in plenaria a Bruxelles. La risoluzione è firmata da tutti i gruppi politici dell’Aula (Ppe, S&D, Renew, Verdi, Ecr, Sinistra Gue/Ngl), tranne Identità e Democrazia (sottoposta al cosiddetto ‘cordone sanitario’). 

Intanto in Italia si muove anche il Palrmaento. Il Senato impegna il governo a "esigere dalle Autorità russe l’immediata cessazione delle operazioni belliche e il ritiro di tutte le forze militari che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina": lo prevede la mozione unitaria in Senato.

Inoltre, nel testo si chiede di "sostenere ogni iniziativa multilaterale e bilaterale utile ad una de-escalation militare e alla ripresa di un percorso negoziale tra Kiev e Mosca, anche raccogliendo la disponibilità della Santa Sede a svolgere un’opera di mediazione" e "attivare le misure necessarie a preservare le infrastrutture strategiche del Paese da eventuali attacchi informatici o di altra natura, anche tenendo conto delle indicazioni contenute nelle Relazioni del Copasir alle Camere".

La mozione impegna anche il governo a "sostenere l’urgenza di un netto rafforzamento della politica estera e di sicurezza comune europea, anche attivando le riforme procedurali necessarie" e "mantenere uno stretto e permanente coordinamento con i Paesi del G7, dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione europea, condividendo iniziative a supporto dell’Ucraina e contromisure efficaci e sostenibili, incluse sanzioni, all’aggressione russa".

 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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