350 milioni di uova da consumare nella Settimana Santa
A tanto ammonta il numero di uova che verranno consumate nelle festività pasquali per un valore pari a circa 105 milioni di euro
Saranno 350 milioni, per un valore pari a circa 105 milioni di euro, le uova consumate durante la Settimana Santa. A renderlo noto alla vigilia della Pasqua è Unaitalia, l’associazione che rappresenta la quasi totalità della produzione avicola nazionale, a conferma dell’amore degli italiani per questo prodotto.
“Anche per la Pasqua 2022 - afferma il direttore di Unaitalia, Lara Sanfrancesco - si conferma la passione degli italiani per le uova, un alimento nutriente che continua ad essere tra i prodotti più apprezzati perché versatile e adatto ad ogni preparazione le uova sono da tempo riconosciute come un alimento sano e ricco di nutrienti importanti per il nostro organismo, con un limitato apporto calorico e un importante contenuto proteico".
"Per quanto riguarda i consumi - spiega - dopo un 2020 anomalo, dove le uova sono state star del carrello per via del lockdown, con un incremento del 51% del volume dei consumi domestici nel solo mese di marzo, nel 2021 abbiamo assistito ad una flessione fisiologica dei consumi passati da circa 13 miliardi di uova a 12,6 miliardi (-2,99%). Nel periodo pasquale saranno, come sempre accade, un ingrediente fondamentale di tanti piatti e ricette tradizionali sulle tavole degli italiani”.
E per una Pasqua che si rispetti, le uova tornano protagoniste di innumerevoli preparazioni regionali, prima fra tutte la frittata, un vero must da portare in tavola o da mangiare in un picnic all’aperto. Piatto dalle origini antiche, tanto da trovarne traccia nel 'De re coquinaria' di Apicio nel capitolo 'Per cocer ova in ogni modo', la frittata è un cibo amato perché pratico e gustoso, il perfetto connubio per celebrare insieme uova e altri ingredienti. A celebrarla sarà anche la community www.vivailpollo.it che ospiterà sulla sua pagina Facebook il 14 aprile alle 13.15 un appuntamento da non perdere con la diretta di chef Max Mariola e la sua ricetta di 'Frittata di vignaiola'.
E durante il periodo pasquale, da Nord a Sud, si accende la sfida a suon di ricette e declinazioni regionali che Unaitalia racconta attraverso un viaggio culinario. Ricette ma anche tradizioni, come Il cantè j’euv ovvero 'La festa del cantar le uova', un rito storico legato al periodo pasquale nel sud del Piemonte che consisteva nella 'questua delle uova' a fine Quaresima. Oggi in Piemonte la frittata si fa 'rognosa' (chiamata così perché esteticamente bruttina) con il salame fresco e poco stagionato, una ricetta anticamente apprezzata anche a corte tanto da rientrare nei piatti preferiti di Vittorio Emanuele II.
A Montaquila, in Molise, la frittata di Pasqua si fa con almeno 100 uova. Un impasto compatto e ricchissimo che si prepara il Venerdì Santo per poi essere mangiato nei giorni a seguire. Tra le origini di questo piatto, il gioco della 'Tuzza' che riuniva nei giorni precedenti la Pasqua gruppi di amici e familiari pronti a sfidarsi a colpi di uova. La caratteristica della preparazione è nella struttura compatta che la rende simile ad una torta rustica; infatti, si consuma a fettine ed è uno dei prodotti immancabili nel lunedì di Pasquetta.
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