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No a messaggi di paura ma prudenza e responsabilità

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Il sottosegretario Costa: 'Provare a immaginare scenari catastrofici per la pandemia, creando paure, non è utile'

"Provare a immaginare scenari catastrofici per la pandemia, creando paure, non è utile. E forse non ci sono nemmeno gli elementi per prevederli o descriverli. Dobbiamo valutare giorno per giorno come abbiamo fatto in questi 2 anni, cercando di offrire le risposte migliori in quel momento". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, rispondendo ai giornalisti durante la presentazione del bando da 21 milioni di euro per finanziare 14 progetti del programma 'Salute-Ambiente-Biodiversità-Clima' del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr.

"Gli italiani - ha aggiunto Costa - per 2 anni hanno rispettato regole, restrizioni, libertà compresse, hanno aderito in maniera importante e responsabile alla campagna vaccinale. Se oggi, fortunatamente, a fronte dei contagi in aumento non vi è la solita pressione proporzionale sui nostri ospedali, è perché il vaccino ci dà la protezione sulle conseguenze gravi della malattia. Quindi credo che dopo 2 anni e mezzo sia giusto aprire una fase diversa. Ovviamente non vuol dire che siamo fuori dalla pandemia - ha precisato - Vuol dire che dobbiamo continuare con prudenza, con senso di responsabilità. Non significa che dobbiamo dare messaggi di paura. Oggi abbiamo uno scenario diverso".

Costa ha infatti sottolineato che "abbiamo armi a disposizione che un anno fa non avevamo: vaccini, terapie, monoclonali. Credo che si posano affrontare le settimane che verranno con la grande responsabilità necessaria. Compito del Governo è quello di farsi trovare pronti semmai ci saranno altri scenari. Ma anche fare previsioni a lungo periodo credo che oggi sia molto complicato", perché "il Covid ci abituato a repentini cambiamenti", ha concluso il sottosegretario, raccomandando ancora una volta ai fragili che non l'hanno fatto di fare la quarta dose, e di completare il ciclo di vaccinazione per i giovani che devono ricevere ancora il primo booster.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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