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Sospetto Wagner tra conferme e veleni

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Le parole del ministro della difesa Crosetto sull'organizzazione russa che lavora per gli interessi russi e destabilizzare Europa

"Se il ministro della Difesa dice una cosa è perché ha degli elementi per poterlo dire. Ci sarà sicuramente, la prossima settimana, una riunione del Copasir in merito". Lo afferma Claudio Borghi, senatore della Lega e membro del Copasir, all'indomani delle parole del ministro della Difesa Guido Crosetto sul collegamento tra l’aumento dell'immigrazione dalle coste africane e la Wagner. "Mi sembra evidente che una cosa del genere debba essere approfondita in sede di Copasir", continua Borghi.

"Crosetto ha ragione quando dice che Wagner lavora per gli interessi russi e destabilizzare in Europa incrementando i flussi di immigrazione clandestina è in questa logica". Lo afferma Ettore Rosato, deputato di Italia Viva-Azione e segretario del Copasir, all'indomani delle parole del ministro della Difesa Guido Crosetto sul collegamento tra l’aumento dell'immigrazione dalle coste africane e la Wagner. “Il ruolo dei mercenari Wagner nei flussi migratori è una minaccia non solo per l’Italia ma per l’Europa e l’Occidente. Anche stavolta la sinistra non perde occasione per cimentarsi nella sterile e stupida speculazione. Ci saremmo aspettati dal Pd una posizione responsabile perché non è in gioco il destino di un partito ma della nostra Nazione". Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Sara Kelany.

Ma c'è anche chi dice no. Che ci siano influenze russe dietro il crescente flusso migratorio verso l’Italia, una 'strategia Wagner' a muovere il boom degli sbarchi, "mi sembra l'ennesimo tentativo di nascondere la realtà delle cose. Il Governo continua a trattare un fenomeno complesso come quello delle migrazioni in maniera emergenziale, ieri era una cosa, oggi la Wagner, domani sarà un'altra. Se si fa a pugni con la realtà, poi ci si fa male". Lo dice Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra, membro della Commissione Esteri alla Camera.

"Che poi i migranti possano essere utilizzati come fattore di pressione politica, questo è vero e non c'è niente di nuovo, ma il fenomeno - conclude Fratoianni - avrebbe bisogno di misure strutturali ben diverse da quelle di cui si parla oggi".

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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