Washington Post su luogo G20: ‘Eur era vetrina del fascismo'
Il giornale più diffuso nella capitale statunitense commenta il luogo scelto dall'Italia per il G20
Il Washington Post, uno dei più importanti quotidiani di area liberal-democratica degli Stati Uniti, ha commentato la scelta del quartiere EUR di Roma come sede del G20.
Il titolo è significativo: "Lo strano sfondo del G20: un quartiere romano costruito come vetrina del fascismo”, e si riferisce al fatto che la location della nuvola di Fuksas, nel sud della capitale, sia nel cuore di un quartiere nato come massima espressione della ‘potenza’ del regime fascista. L'area urbana dell'EUR è stata infatti costruita durante l'epoca fascista in vista dell'Esposizione Universale di Roma (da qui E.U.R.) che si sarebbe dovuta tenere nella Capitale nel 1942, poi cancellata per lo scoppio della guerra. L’urbanistica del quartiere è ispirata al modello classico romano, in connubio con lo stile razionalista tipico del ventennio fascista.
“È una cosa che colpisce particolarmente mentre negli Stati Uniti e in altre parti d'Europa vengono abbattute statue di schiavisti, generali confederati, re e leader coloniali" dice il Washington Post, aggiungendo che "Ci sono varie teorie sul perché gli italiani abbiano sentito meno la necessità di rimuovere la propaganda di quei tempi terribili. Una è che i romani hanno così tanta storia, da non sentirsi costretti a concentrarsi sugli ultimi recenti orrori”. Un’altra spiegazione, aggiungiamo, potrebbe essere legata alla difficoltà di radere al suolo un intero quartiere, punto che evidentemente non è stato un punto nella campagna elettorale di nessun candidato sindaco di Roma, ahimè.
In conclusione, il giornale americano ricorda saggiamente il vero motivo per cui l’EUR è stato scelto per il summit: è un'area urbanistica “Spaziosa e facile da isolare per la sicurezza”, contrariamente al caotico e stretto centro di Roma che, come Genova insegna, può rappresentare un enorme pericolo per l’ordine pubblico in caso di disordini e manifestazioni.
Commenti