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Prof bestemmia sui social e viene sospeso

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L'insegnante Filippo Zolesi si era lasciato andare sul cambio di denominazione del Ministero ma il provvedimento è severo

Altro che merito, subito una nota rossa. Costa caro il commento sui social di un insegnante che in modo colorito ha commentato il cambio del nome del ministero dell'istruzione, mutato in 'istruzione e merito'. "Filippo Zolesi è un ottimo docente e un collega esemplare. Consideriamo profondamente ingiusto il provvedimento che lo ha colpito e gli manifestiamo la massima solidarietà". Così si conclude la lettera firmata da circa 90 docenti e dal personale Ata dell'Itt Marco Polo di Firenze a sostegno del professor Filippo Zolesi, sospeso per 8 giorni per avere usato un’espressione blasfema (di cui si era velocemente scusato) per criticare la nuova denominazione del Ministero dell’Istruzione sui social. La lettera è stata inviata al dirigente della scuola, Ludovico Arte, all’avvocata di Zolesi, Isetta Barsanti Mauceri, e all’Ufficio scolastico regionale, dove il prossimo lunedì 20 febbraio, alle 15,30, si terrà un presidio, al quale saranno presenti i firmatari della lettera, rappresentanti della Flc Cgil e studenti.

Nella lettera, i colleghi del professore sospeso spiegano di avvertire "la necessità e l’urgenza di intervenire" a sostegno di Zolesi colpito da un provvedimento "le cui conseguenze di natura economica, sociale ed educativa, avranno inevitabili ricadute, non solo personali, ma anche collettive". I docenti e il personale Ata affermano di sentire "la necessità di manifestare la nostra totale solidarietà nei confronti di Filippo, difendendo con forza le sue indubbie qualità educative, messe, inevitabilmente, in discussione dalla decisione presa, una decisione che pare voler stigmatizzare l’insegnante in quanto inadatto all’esercizio del ruolo di formatore ed educatore, a causa del commento, che – è opportuno sottolineare-, non è stato formulato nell’ambito dello svolgimento della sua professione".

"lI prof. Zolesi - aggiungono i firmatari della lettera - svolge attività politica di consigliere presso il Quartiere 4; nell’ambito di questa funzione è pienamente titolato a commentare decisioni politiche". Per i firmatari della lettera "la sospensione dalla docenza per una settimana e dalla partecipazione agli esami di maturità per due anni, comporterebbe numerosi disagi, significativi e di lunga durata, creando disorientamento nelle classi in cui li collega insegna, private da un giorno all’altro di un valido insegnante, e per le/i maturande/¡, che alla fine dell’anno sosterranno l’esame conclusivo del percorso scolastico senza uno dei propri docenti".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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