Edilizia: Salvini parla di condono e si alza un polverone
Al Convegno di Confedilizia, il vicepremier parla di piccole irregolarità sanabili anche per fare cassa
Si è accesa non poco l’agorà politica sulle dichiarazioni del Ministro Matteo Salvini durante il convegno di Confedilizia. Nel suo intervento infatti, il vicepremier ha tirato in ballo concetti come quelli di sanatoria e condono.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, chiudendo il suo intervento alla 33ma edizione del convegno di Confedilizia a Piacenza: “Nel caso di piccole irregolarità è saggio andare a sanare tutto quanto, serve coraggio. Ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni? Sì. Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto quanto, lo Stato incassa e i cittadini tornano nella disponibilità piena del proprio bene? Penso che sia un ragionamento sul quale bisogna andare con coraggio fino in fondo”.
Dichiarazioni che in primis hanno mosso le reazioni degli alleati di Governo. Su tutti quella dell’altro vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista al Corriere della Sera sull'ipotesi di un condono edilizio ha precisato: “Nessun condono. Verrà incardinato mercoledì un nostro ddl per la rigenerazione urbana con una visione strategica di medio e lungo periodo, per ridurre le emissioni di Co2, per il recupero delle aree depresse. Se in questo processo, per non creare ostacoli ad opere essenziali e utili, si potrà trovare un sistema per sanare piccole infrazioni, penso a una finestra larga 80 centimetri quando dovrebbe essere 60, non certo a chi ha costruito un piano abusivo nella sua casa, allora potremo verificarne la fattibilità. Ma nulla di più. Non si fa cassa con provvedimenti spot o irrealizzabili. I grandi risparmi necessitano grandi piani, a partire da una spending review seria che veda privatizzazioni ma anche provvedimenti come l’abbandono di affitti carissimi per uffici pubblici che possano essere trasferiti in immobili dismessi dello Stato come caserme. E poi la riforma della giustizia civile, la sburocratizzazione: questo fa risparmiare e rende più competitivo un Paese. Ma servono serietà e tempo”.
Decisamente contraria la presa di posizione del PD. Il presidente dei senatori dem Francesco Boccia: “E così Matteo Salvini va al convegno di Confedilizia e butta lì l’ennesima idea di condono edilizio. Per non meglio quantificate irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche. Un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un Governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra e che quindi vuole fare cassa attraverso un ulteriore condono, dopo quelli fiscali. Ci piacerebbe sapere se Giorgia Meloni e il ministro Giorgetti concordano con la linea ‘condonista’ del loro ministro leghista ai Trasporti”.