La manovra finanziaria targata Meloni è realtà
Incentivi alle aziende che riportano la produzione in Italia e ritocchi alle buste paga
Il Consiglio dei Ministri guidato dalla Premier Giorgia Meloni ha varato in una riunione durata poche ore la nuova Manovra Finanziaria 2024
La manovra ammonta a 24 miliardi di euro, che costituiscono la somma di 16 miliardi provenienti dall’extragettito previsto dall’esecutivo sulla base delle tasse e 8 miliardi in arrivo grazie ai tagli di spese imposti
I conti del Governo hanno dovuto tenere conto delle spese certe che arriveranno durante il 2024 con ad esempio i circa 13 miliardi di euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 miliardi di Superbonus.
Tra le maggiori novità introdotte, una riguarda i redditi medio bassi, che, grazie al taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila, dovrebbe garantire dei lievi aumenti in busta paga.
Prevista poi la maggiorazione della deduzione concessa alle imprese che assumono soprattutto donne madri o percettori di reddito di cittadinanza (previsti circa 1,3 miliardi) e un credito di imposta per coloro che effettuano l'acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive nel Mezzogiorno.
Per le aziende è previsto l’abbattimento del 50% delle imposte per chi riporta nella Penisola gli impianti di produzione. Il taglio è vincolato alla restituzione dell’incentivo in caso di delocalizzazione. Un misura simile è stata introdotta per favorire il rimpatrio di lavoratori ad alta specializzazione, che potranno beneficiare di una riduzione della tassazione del 50% entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro.
Per le pensioni, spunta quota 104. Con il dl Fiscale è stato deciso il conguaglio per gli assegni dovuto all’adeguamento all’inflazione. Alcune novità riguarderanno l’Ape, il meccanismo per permettere l’anticipo pensionistico ai lavoratori fragili, portando a 36 anni il requisito contributivo per gli uomini e con requisiti diversi per donne. Le bozze della manovra parlano anche di Quota 104 ipotizzando un meccanismo di incentivi o penalizzazioni per chi intende restare al lavoro o uscire in anticipo.
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