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Rottamazione Ter, gli imprenditori chiedono nuovi termini

calcoli alla mano

Tra le richieste avanzate da CNA ci sono la riapertura dei termini per versare le somme e flessibilità della rateizzazione 

È scaduto ieri, ma ancora non arriva la proroga, il termine per il versamento delle rate non versate relative ai debiti derivanti dalla rottamazione ter e dal saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.
Sono molte le forze politiche, su tutte la Lega, che si stanno spendendo per chiedere una riapertura dei termini e addirittura un congelamento definitivo.
Al di là di come potrà evolvere la situazione politica, alla luce dei dati emerge che la rottamazione ter è stata una possibilità che è stata utilizzata da pochi.
Ad inibire in molti, che pure avrebbero voluto approfittare dell’opportunità di mettersi in regola con il fisco, l’obbligo previsto dalla rottamazione di versare in un’unica soluzione ciò che non si è riusciti a versare a rate.
Un obbligo che, allo stato attuale, evidentemente ha costituito una missione impossibile oltre che una condizione irrealizzabile.
Preso atto di ciò, la CNA, Confederazione Nazionale Artigiani e Imprese, chiede che siano riaperti i termini per versare queste somme e, ancora più importante, che sia concessa la possibilità di effettuare il versamento di quanto dovuto in un numero di rate adeguato all’ammontare del debito.
Gli imprenditori non intendono avere degli insoluti ma è fondamentale facilitare tutti ad estinguere i propri debiti per ripartire di slancio con l’attività di impresa.
2 anni fa
Autore
Luciano Razzano

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