Il tour di Roberto Vannacci fa il pieno a Frosinone
Il capoluogo ciociaro capitale d'Italia dell'Inquinamento? "Non si può sacrificare il progresso nel nome della falsa ideologia del green deal"
Ha fatto tappa a Frosinone, all’Hotel Astor, il tour di Roberto Vannacci che anche nel capoluogo ciociaro ha fatto il pieno di affetto. Sala gremita in ogni ordine di posti, tanti anche in piedi a saturare gli spazi e gente sotto ad aspettarlo fuori dall’Hotel. Lui arriva all’appuntamento organizzato dal Vicesindaco di Frosinone Antonio Scaccia, che è coordinatore regionale del movimento Noi con Vannacci, insieme al Senatore Maurizio Fusco, accolto dalla coordinatrice regionale Valeria Tatangelo ed è un fiume in piena. Ripercorrendo i suoi libri, tocca gli argomenti che riguardano economia e famiglia, poi, incalzato dalle domande approfondisce i temi. Alla domanda sulla classifica dell’inquinamento di Legambiente che colloca Frosinone come capitale d’Italia dell’inquinamento, pur ammettendo di non conoscere nello specifico la vicenda e quindi di non poter analizzare nei particolari la vicenda, punta il dito contro l’ambientalisto esasperato: “Il green deal è una delle più grandi truffe che abbiamo subito dal dopoguerra. Ci hanno fatto rinunciare all'industria e al progresso in nome di green. È una tendenza dell'occidente che sta favorendo l'economia di altri Paesi. Il piacere tra ha avuto figli con destinazioni negli ultimi 5000 anni, oggi pretendiamo di invertire questi processi rinunciando al progresso in nome di una falsa ideologia. Quello dell’inquinamento è un problema comune ad altri territori italiani ma non mi si venga a dire che è legato al traffico visto che è un problema che viene evidenziato sempre d'inverno e poi sparisce l'estate quando il traffico è ancora maggiore. Soprattutto non venga utilizzato per demonizzare il progresso lì dove il progresso ha aumentato il benessere e il benessere ha aumentato l'età media di attesa di vita. Le statistiche parlano di 90 mila morti premature legate all’inquinamento, ma si tace di 9 milioni di persone che grazie al progresso aumentano la propria attesa di vita”. Resta sul vago ad una domanda sul caso Almasri tirando in ballo la speculazione giornalistica che è stata fatta su quanto accaduto al fine di attaccare il governo e, ammettendo di non conoscere i fatti nel particolare e neppure i risvolti e contorni giuridici della vicenda, ha richiamato il concetto di ragione di Stato che potrebbe aver giustificato quanto avvenuto. Una cosa su Almastri però, Vannacci l’ha specificata: “Con le sue milizie ha combattuto da sempre l’islam e per questo non lo posso reputare un nemico dell’occidente”. Poi il tempo è tiranno e il tour di Vanacci deve continuare a Isola del Liri.
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