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Assolavoro sostiene i rifugiati ucraini con 45 milioni di euro

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Un accordo sindacale, promosso da Assolavoro e sottoscritto assieme ai sindacati destina ai titolari di protezione internazionale un forte sostegno economico

Un accordo sindacale, promosso da Assolavoro, l’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro che rappresenta oltre l’85% del settore, e sottoscritto assieme ai sindacati di categoria Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp, destina ai titolari di protezione internazionale (status di rifugiato e protezione sussidiaria) servizi e forme di sostegno economico per un valore totale di 45 milioni di euro.

Promuovere azioni volte ad agevolare l’accoglienza, l’inclusione e l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale (status di rifugiato e protezione sussidiaria), protezione temporanea e protezione speciale; attivare percorsi formativi per facilitare le transizioni lavorative dei rifugiati così da ridurre il mismatch di competenze; fornire un sostegno immediato all’autosufficienza dei rifugiati al fine di supportare la loro inclusione sociale nel territorio dello Stato italiano; supportare i lavoratori delle agenzie per il lavoro che adottano iniziative di accoglienza nei confronti dei rifugiati sono le finalità perseguite dall’accordo.

Più specificamente, l’intesa prevede un’attività mirata di bilancio delle competenze, utile a individuare un percorso di formazione finalizzato all’inserimento, una formazione base per l’apprendimento della lingua italiana e dei fondamenti di cultura ed educazione civica italiana, o un percorso di formazione professionale, a seconda delle competenze rilevate, e include una indennità di frequenza e il rimborso per le spese di vitto, alloggio e trasporto. Altre attività riguardano le misure di sostegno e di accoglienza, quali l’una tantum di mille euro erogata ai titolari di protezione internazionale a conclusione del percorso formativo; un sostegno economico per i lavoratori somministrati che prestano ospitalità per almeno tre mesi ai rifugiati dell’importo di mille euro, elevato a mille e cinquecento nel caso in cui si dia ospitalità a minori di 18 anni o donne in gravidanza.

Con l’accordo, inoltre, sono state estese ai rifugiati che frequentano uno dei percorsi formativi anche alcune prestazioni di welfare già previste per tutti i lavoratori in somministrazione, quali: il rimborso per l’assistenza psicologica, il rimborso per l’acquisto dei beni prima necessità per i neonati, un contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione. Le risorse sono stanziate attraverso gli enti bilaterali Ebitemp e Formatemp, finanziati interamente con risorse private.

“Si tratta di uno dei più importanti stanziamenti da parte privata o associativa a sostegno dei rifugiati in generale e degli Ucraini in questo momento drammatico in particolare. Con questo accordo un rifugiato potrà frequentare corsi di lingua italiana e corsi di natura tecnica, avrà sostegni economici concreti e sarà accompagnato in percorsi verso il lavoro. Il nostro obiettivo è contribuire in maniera concreta e concertata ad affrontare una situazione drammatica e straordinaria qual è quella in corso", evidenzia Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro.

"Mai quanto in questo caso - avverte - è necessario superare qualsiasi distanza, convergere sull’obiettivo comune del supporto alla popolazione colpita, tanto sul piano italiano, nell’interazione tra istituzioni e parti sociali, quanto sul piano europeo. L’accordo sottoscritto con i sindacati di categoria in Italia rappresenta il punto più avanzato in tutta Europa di azioni poste in essere dal settore delle agenzie per il lavoro. Siamo certi che, visto l’interesse che anche nelle interlocuzioni avvenute in queste settimane hanno manifestato in seno alla Confederazione europea, altre azioni simili prenderanno forma in altri Paesi”.

(segue)
2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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