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Scuola: ascoltati tutti i presidi. La linea di De Luca non passa

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Il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi: "Il dialogo col mondo della scuola è continuo. Non ci sarà la dad"

"Il contagio non è avvenuto nelle scuole, l'aumento dei casi si è registrato quando la scuola era chiusa". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, a Sky tg24. "Insistere sulla presenza è una misura sanitaria importante che permette ai ragazzi di essere in una situazione controllata", ha spiegato.

Il ministro Bianchi ha poi affrontato la questione della chiusura delle scuole in Campania. "Il presidente della Regione Campania De Luca ha avanzato un'ordinanza che bloccava l'attività in presenza per due settimane. Un atto essenzialmente legato alle difficoltà di carattere sanitario della regione, ma che è in esplicito contrasto con la norma, vigente dall'agosto scorso, che vieta a presidenti di Regioni e sindaci interventi generalizzati sul territorio, e li permette solo in zone rosse e per casi mirati". 

"Il calendario scolastico dipende dalle Regioni, la Sicilia lo aveva programmato tenendo fuori 4 giorni da potere spendere quando riteneva, ed è quello che è stato fatto" ha poi detto sul caso della Sicilia, che giovedì tornerà in presenza,

"E comuqnue con i presidi c'è un dialogo continuo nel rispetto reciproco" ha sottolineato il ministro dell'Istruzione. Quanto all'appello di riaprire la scuola con due settimane di didattica a distanza, avanzato da oltre 2mila dirigenti scolastici, ha chiarito: "Abbiamo ascoltato il parere di tutti i presidi, abbiamo letto le ragioni di quelli che hanno firmato l'atto ma anche di quelli, che sono maggioritari, che non lo hanno firmato. Ma come facciamo sempre ascoltiamo tutti ma poi ci assumiamo le nostre responsabilità".

 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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