I beni culturali? Miniera d'oro per l'Italia
Va fatta una partnership tra pubblico e privato per tutelarli e valorizzarli. L'idea al Festival dell'Economia di Trento
“Oggi le imprese sono un soggetto sociale attivo e integrato e sono ormai diventate protagoniste della valorizzazione e conservazione del patrimonio storico-artistico del Paese”. Lo ha affermato Diana Bracco, Presidente e Ceo del Gruppo Bracco, in un videomessaggio che ha aperto un incontro su cultura e sviluppo economico, tenutosi al Festival dell’Economia di Trento e a cui è intervenuto anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Fare impresa, fare filantropia - ha aggiunto l'imprenditrice - sono diventate facce della stessa medaglia, e rappresentano un modo per tenere fede ai propri valori e per restituire al territorio parte di ciò che si è ricevuto. Soprattutto nelle aziende familiari, che sono il cuore pulsante dell’industria nazionale. Certo, si può fare di più, però è anche necessario che le Istituzioni, dal canto loro, vadano oltre il semplice concetto di sponsorizzazione. Alle imprese - ha sottolineato - devono essere assicurate certezze sui tempi di realizzazione dei progetti e garanzie sui benefici e sull’impatto reale. Occorre una progettualità condivisa realizzata a quattro mani, per far funzionare il binomio pubblico-privato".
"Questa è la ricetta che ad esempio a noi di Bracco ha permesso di dare solidità e continuità nel tempo a partnership con grandi istituzioni come il Teatro alla Scala e la sua Accademia, il Palazzo del Quirinale, il Museo Poldi Pezzoli, il Museo del Violino di Cremona, il Palazzo Reale di Milano e tante altre, anche all’estero”, ha concluso.
“Per l’Italia i beni culturali sono una vera miniera d’oro. Dopo la pandemia e il confinamento, i cittadini del mondo hanno voglia di viaggiare e di tornare alla vita di prima, e hanno fame d’Italia. Il nostro Paese non è mai stato così attrattiva”. Lo ha affermato Diana Bracco, Presidente e Ceo del Gruppo Bracco, in un videomessaggio che ha aperto un incontro su cultura e sviluppo economico, tenutosi al Festival dell’Economia di Trento e a cui è intervenuto anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Investire in cultura - ha aggiunto Diana Bracco - conviene a tutti, perché genera ricchezza e posti di lavoro: secondo gli ultimi dati di Fondazione Symbola e Unioncamere, i beni culturali danno lavoro a 1,5 milioni di persone che producono ricchezza per 88,6 miliardi di euro. Ma sostenere con forza il patrimonio storico-artistico è essenziale non solo per il valore economico, ma anche per quello etico e sociale. La cultura, infatti, è il cemento di una comunità, rappresenta la sua identità e permette a un Paese di confrontarsi, comunicare, condividere. Il messaggio della cultura trascende ogni barriera geografica e linguistica perché la lingua del Bello è davvero universale, in grado di parlare a tutti”, ha concluso.
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