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La crisi politica italiana priva delle armi Kiev

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L'avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: la crisi italiana potrebbe privare l'Ucraina di armi

La crisi politica italiana potrebbe privare l'Ucraina di armi e di un supporto militare fondamentale nella sua lotta contro la Russia. E' l'avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una intervista rilasciata a 'Politico', durante la quale ha accusato gli oppositori del premier italiano Mario Draghi di fare il lavoro del presidente russo Vladimir Putin. "I russi stanno proprio ora festeggiando per aver fatto cadere un altro governo occidentale", ha detto Di Maio. ''Ora dubito che possiamo inviare armi'' in Ucraina e questo ''è uno dei tanti problemi seri'', ha detto il titolare della Farnesina. Ma non solo. "Se il governo cade mercoledì, non avremo il potere di firmare nuovi contratti energetici e questo è grave perché siamo andando verso l'inverno", ha fatto notare il ministro.

Se il governo dovesse crollare, Di Maio ha garantito che continuerà a ricoprire un ruolo di custode con poteri limitati fino a dopo le elezioni. Il rischio, ha però spiegato, è che si arrivi a una paralisi che lascerebbe il Paese senza l'autorità per continuare a fornire armi all'Ucraina, aiutare le famiglie con la crisi del costo della vita o firmare nuovi accordi sul gas per accumulare riserve nel caso in cui la Russia chiudesse i rubinetti.

Di Maio ha quindi riconosciuto la leadership di Draghi, ricordando come sia tra i più forti oppositori di Putin e sia stato tra i primi a proporre forti sanzioni e il congelamento delle riserve estere russe, oltre a sostenere la candidatura dell'Ucraina all'Unione europea. Il titolare della Farnesina non ha invece risparmiato critiche nei confronti di Giuseppe Conte, accusandolo di aiutare Putin a far cadere il governo italiano, tra i governi maggiormente risoluti contro il Cremlino. "La cosa incredibile è che (Conte, ndr) è un ex primo ministro che attacca Draghi, aiutando la propaganda e l'autocrazia di Putin sulla democrazia", ??ha detto Di Maio. Sono proprio le azioni di Conte a ''fare più male'', ha proseguito il ministro, sottolineando che negli ultimi mesi il Movimento 5 Stelle ha tentato più volte mesi di indebolire il governo, opponendosi all'aumento della spesa per la Difesa per far fronte agli impegni della Naro. In particolare Di Maio ha citato una risoluzione in parlamento contro la Nato e il sostegno italiano all'Ucraina, accolta favorevolmente dall'ambasciatore russo a Roma.

Di Maio si dice anche preoccupato che l'Italia non sia in grado di approvare il suo bilancio 2023 se ci saranno elezioni anticipate a settembre o ottobre. Dopo le ultime elezioni, infatti, ci sono voluti 100 giorni per formare un governo, ha ricordato Di Maio. "Non ci sono state elezioni in Italia per più di cento anni in autunno perché è un periodo molto delicato", ha spiegato. Di Maio, comunque, dice di non aver ancora perso le speranze e resta fiducioso. ''Anche i sindacati che hanno avuto conflitti con il governo chiedono continuità'', ha dichiarato Di Maio.

Molto dipende ''dalla maturità dei partiti'', ha aggiunto il ministro, sottolineando che la maggior parte di loro ''riconosce'' il valore di Draghi. "Devono mettere da parte veti e striscioni perché Draghi possa andare avanti, per permetterci di approvare la legge di bilancio e il governo possa arrivare alla sua naturale conclusione", ha concluso Di Maio.

2 anni fa
Autore
Giada Giacometti

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