Mentre la Lega organizza per il 4 novembre una manifestazione di piazza vengono rimpatriati i sospettati di appartenere all'Isis
L'Italia chiamò. "Sabato 4 novembre, nella giornata delle forze armate, nella mia Milano, alle ore 15 chiamiamo a raccolta gli italiani e le italiane ma anche gli stranieri per bene che credono in una convivenza pacifica, nella libertà, nella sicurezza, nei diritti, e da Milano dovrà arrivare un grido pacifico in tutto il mondo: no alla violenza e al terrorismo islamico, ovunque". Così Matteo Salvini, a Trento a sostegno della Lega e di Maurizio Fugatti Presidente.
Mentre il centrodestra si organizza per una manifestazione di piazza contro il terrorismo internazionale ecco che a quanto si apprende, Ousman Sillah, 28enne gambiano condannato dalla Corte di Assise di Napoli a cinque anni di carcere per partecipazione all’Isis, è stato rimpatriato ieri nel paese d’origine, con volo charter partito dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino e diretto a Banjul (Gambia), con scalo nella città di Monaco di Baviera (Germania), in esecuzione del provvedimento di espulsione del prefetto di Cosenza. Il 28enne era finito nel mirino degli investigatori nell'ambito degli accertamenti fatti a carico di Alagie Touray, arrestato nel 2018 per terrorismo nell'ambito di una operazione congiunta Digos e Ros. Dopo il rifiuto dell’istanza di protezione internazionale e della dichiarazione di inammissibilità, della Commissione Territoriale di Bari, del ricorso presentato, il 28enne è stato rimpatriato.
Salgono così a 712 le espulsioni/allontanamenti eseguiti dal 2015 ad oggi, dei quali 160 emessi dal ministro dell’Interno, 414 dal prefetto, 111 dall’autorità giudiziaria, 5 per riammissione procedura Dublino, due in base agli accordi di riammissione Ue, 20 respingimenti. Cinquantaquattro i provvedimenti eseguiti nel 2023, di cui uno emesso dal ministro dell’Interno, 40 disposti dal prefetto, 11 dall’autorità giudiziaria e due respingimenti ex art. 10 del Testo unico immigrazione.
Nel 2022 sono stati eseguiti 79 provvedimenti, di cui 5 emessi dal ministro dell’Interno, 53 dal prefetto, 15 dall’autorità giudiziaria, uno in base agli accordi di riammissione Ue e 5 respingimenti ex articolo 10 del Testo unico dell'immigrazione. Nel 2021 sono stati 59 i rimpatri eseguiti, di cui 5 del ministro dell’Interno, 42 del prefetto, 8 dell’autorità giudiziaria, uno in base agli accordi di riammissione Ue, un respingimento ex articolo 24 del sistema d’informazione Schengen di seconda generazione Sis II e 2 respingimenti ex articolo 10 del Testo unico immigrazione.
Anche nel 2020 i provvedimenti sono stati 59, 6 del ministro dell’Interno, 38 del prefetto, sette dell’autorità giudiziaria, uno per riammissione della procedura Dublino, 7 respingimenti di cui 2 ex articolo 24 del sistema d’informazione Schengen di seconda generazione Sis II e 5 ex articolo 10 Testo unico immigrazione. Nel 2019 sono stati invece eseguiti 98 rimpatri, 17 dal ministro dell’Interno, 54 dal prefetto, 23 dall’autorità giudiziaria, 2 per riammissione della procedura Dublino e 2 respingimenti ex articolo 24 del sistema d’informazione Schengen di seconda generazione Sis II mentre nel 2018 ne sono stati eseguiti 126, 23 emessi dal ministro dell’Interno, 84 dal prefetto, 17 dall’autorità giudiziaria e uno per riammissione procedura Dublino, uno per respingimento ex articolo 24 del sistema d’informazione Schengen di seconda generazione Sis II. Nel 2017 erano state eseguite 105 espulsioni, 29 emesse dal ministro dell’Interno, 62 dal prefetto, 13 dall’autorità giudiziaria, uno per riammissione procedura Dublino, 66 nel 2016, di cui 34 emesse dal ministro dell’Interno, 22 dal prefetto, 10 dall’autorità giudiziaria e ancora 66 nel 2015, di cui 40 emesse dal ministro dell’Interno, 19 dal prefetto e 7 dall’autorità giudiziaria.