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Le donne in Iran stanno facendo la storia

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Dopo la morte di Masha e Hadith prende posizione a sostegno delle iraniane la nipote dello Scià

Le donne iraniane stanno facendo "la storia" e quello che sta accadendo nella Repubblica islamica "tra qualche anno lo leggeremo sui libri". Parola di Yassmin Pucci, attrice e nipote dell'ultimo Shah, Mohammad Reza Pahlavi, che guarda con rabbia ma anche speranza alle proteste antigovernative che da due settimane stanno scuotendo l'Iran. "Ho pianto come forse non ho mai fatto in vita mia quando ho letto la notizia di Masha Amini, mi sono sentita impotente e arrabbiata", racconta in un'intervista in cui condanna senza mezzi termini "un regime islamico che ha fatto il suo tempo e che ha fatto regredire il Paese al Medioevo".

Yassmin viene da una famiglia in cui le donne hanno avuto un ruolo fondamentale grazie anche al loro carattere forte. Basta pensare che la nonna Ashraf Pahlavi, sorella gemella dello Shah, era soprannominata la 'Pantera Nera' perché tutti a corte la temevano. Proprio Ashraf Pahlavi fu tra le prime donne ad abolire il velo, "lo stesso velo che oggi è stata causa di morte e orrore", ricorda l'attrice, secondo cui "le donne iraniane, che in fondo hanno sempre guidato il Paese, oggi più che mai stanno dimostrando la loro forza, ma quello che sta succedendo in questi giorni è assolutamente riprovevole". Secondo fonti dell'opposizione all'estero, nella repressione delle manifestazioni sarebbero morte centinaia di persone.

Per Yassmin, in attesa di realizzare due serie tv ed un nuovo film western dal titolo 'The Rejected' con la regia di Ronn Moss - "un film che è un inno alla forza delle donne", tiene a precisare - il governo iraniano "già da tempo non rispecchia più la popolazione. Se le cose nel '79 (anno della rivoluzione che depose lo Shah, ndr) fossero andate in maniera diversa, oggi non saremmo in questa situazione".

L'attrice si dice convinta che questo periodo "sarà ricordato, non ho dubbi" e sono "fiduciosa" che ci sarà "un enorme capovolgimento politico, anche perché non credo si possa più continuare cosi, non credo si possa più tollerare tale disumanità e mentalità retrograda".

"Si può solo ricostruire ora, dopo che hanno demolito tutto, ma sarà con basi più solide e spero che il mio Paese torni a brillare. Il popolo persiano se lo merita", prosegue Yassmin, che esprime soddisfazione per la mobilitazione "meravigliosa" di persone "indignate e stufe di tollerare tali brutalità" a cui sta assistendo in tutto il mondo, "Italia compresa".

"Non ho fatto che vedere pagine, profili, commenti e articoli su questo argomento - conclude - Anche spendere una sola parola sull'argomento è servito e servirà per non dimenticare e per fare un passo verso il cambiamento".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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