I matrimoni tirano l'economia: 2023 e 2024 da favola
Il ministro Santanchè: 'penso a campagna di promozione dell'Italia come meta di matrimonio da sogno’
Un 2023 da quasi tutto esaurito, in minima parte ancora figlio dei rinvii causati dal Covid, e un 2024 che si preannuncia ancora migliore, nonostante le tensioni internazionali incidano negativamente su un mercato importante come la Russia, secondo i dati elaborati da Federmep, associazione italiana leader del settore wedding & events, che sono stati presentati alla convention, tenutasi a Montecatini Terme il 30 e 31 maggio. A trainare un comparto composto da 50mila operatori economici e che si regge sul lavoro di circa 300mila persone sono gli eventi di destinazione: matrimoni e feste private commissionati da clienti residenti all’estero. Dopo il periodo nero della pandemia, nel 2023 l’Italia è tornata la prima meta con circa 11mila nozze 'straniere' celebrate, con una media di 60 invitati ciascuna, una spesa media di 60mila euro l’una, 650mila arrivi, 1,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive, per un totale di circa 700 milioni di euro di giro d’affari.
La filiera del wedding è "un importante volano per l’intero settore turistico, che abbiamo deciso di inserire nel Piano strategico del Turismo 2023-2027”, commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè, al termine della convention. "Penso ad una grande campagna promozionale mirata al cliente straniero per promuovere l’Italia come meta di matrimonio ‘da sogno’, non solo nelle grandi città, ma anche nei borghi, nelle città meno note ma altrettanto belle di cui è costellato il nostro Paese. A fronte dei numeri in continua crescita bisogna essere pronti con azioni concrete che permettano di potenziare il nostro brand Italia e rendere la nostra Nazione meta ambita e desiderata in tutto il mondo”, aggiunge Santanchè, richiamando i dati del settore.
Il 2024 vede il 75% delle location già prenotate, con una stima di 11.500 matrimoni – a cui si sommano gli eventi di altra natura – che porterà in Italia quasi 700mila invitati e due milioni di presenze, per un giro d’affari a circa 750 milioni di euro. Numerose sono già le richieste per il 2025. Per quanto riguarda le aree di provenienza, Regno Unito e Stati Uniti si collocano ai primi due posti, rispettivamente con il 29% e il 25%, seguite dalla Germania (6,4%), Olanda (4,2%) e Canada (3,5%). Tra le mete prescelte tengono le città d’arte (Firenze, Venezia, Roma) e le località più note e apprezzate (dalla costiera amalfitana alla Puglia, dalla zona dei laghi alle ville venete campagne toscane). La Toscana si conferma al primo posto, richiamando il 25% degli eventi di destinazione, seguita da Lombardia e Campania, e a ruota da Puglia, Sicilia e Lazio. In netta crescita gli eventi lontani dalle rotte e dagli stilemi classici: i matrimoni nei borghi, immersi in un contesto storico, sociale e culturale e persino di costume.
“È la frontiera del turismo esperienziale – spiega la presidente di Federmep Serena Ranieri - declinata su una branca importante e ancora troppo poco considerata dalle istituzioni. La ripresa non tragga in inganno: abbiamo la fortuna di vivere in un Paese apprezzato nel mondo, meta prediletta da visitatori stranieri. Un turismo che, per quanto riguarda il nostro comparto, punta alla qualità più che alla quantità. Con il nostro lavoro rappresentiamo un volano significativo per l’economia nazionale, che coinvolge anche settori apparentemente lontani – come l’artigianato locale e l’enogastronomia -, promuoviamo l’immagine del nostro Paese, non solo quale visibile agli occhi, ma anche agli altri sensi. In questi tre anni di vita Federmep ha mostrato resilienza, adesso è il momento di programmare il futuro, assieme alle istituzioni, dal Ministero del Turismo alle Regioni”, prosegue Ranieri.
Per quanto concerne il mercato interno, il 2022 e la prima metà del 2023 registrano una crescita, anch’essa dovuta al recupero dei rinvii dovuti al Covid, in termini numerici e in termini di fatturato: oltre 250mila eventi (feste conseguenti a cerimonie o legate a ricorrenze), di cui quasi la metà matrimoni, con costo medio di circa 28mila euro. In aumento anche i matrimoni simbolici, cioè senza valenza religiosa né civile. Nel corso della convention, realizzata con la media partnership di Domani Mi Sposo, Matrimonio.com e Sposi Magazine, sono stati affrontate anche le tematiche legate al mondo del lavoro, della formazione professionale e del sostegno alle imprese, grazie al contributo di Federterziario, con cui Federmep ha stretto una collaborazione nel 2022.
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