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Il caro materiali toglie energie al Pnrr

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Il caro materiali, associato alle reperibilità, compromette la tenuta delle imprese edili e può bloccare i lavori pubblici, di conseguenza anche il Pnrr rischia di s

“Il caro materiali, associato alle reperibilità, compromette la tenuta delle imprese edili e può bloccare i lavori pubblici, di conseguenza anche il Pnrr rischia di sfumare, lasciando l’Italia ancora una volta indietro. I prezzi hanno raggiunto picchi esponenziali ma il meccanismo di compensazione e adeguamento è ancora troppo lento e insufficiente. Così il sistema non può reggere ancora: si rischia un generalizzato blocco dei lavori in corso, il mancato avvio dei lavori del Pnrr e soprattutto un contraccolpo economico e sociale incalcolabile. Le aziende serie non sono in condizione di programmare i lavori, spesso di durata pluriennale, né di pensare alle giuste strategie aziendali e all’organizzazione dei fattori della produzione”. È questo il contenuto del question time che Erica Mazzetti ha presentato a prima firma, insieme a molti colleghi forzisti, al Ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili.

Mazzetti propone inoltre “l’introduzione, sia per lavori pubblici sia privati, del principio secondo cui, ove il forte aumento dei prezzi dei materiali abbia causato o possa causare un rallentamento dei lavori, lo stesso venga riconosciuto come causa di forza maggiore, idonea a sollevare dalla responsabilità l’appaltatore, anche in relazione all’applicazione di eventuali decadenze o penali connesse a ritardi o omessi adempimenti con conseguente devastanti dell'intera filiera con una norma immediata perché l'ossigeno sta terminando. Siamo certi che il governo Draghi, come dimostrato in altre occasioni, ascolterà il grido di molte aziende che Forza Italia porta in Aula anche in questo caso”.

Ma sono anche altre le grane che tolgono il sonno all'edilizia. ''Il nuovo contratto degli edili segna un punto di arrivo di una stagione importante di relazioni industriali. Una scommessa in una stagione nuova con investimenti pubblici mai visti prima, grazie al superbonus 110% e ai fondi del Pnrr. Si tratta di grandi investimenti pubblici e noi abbiamo scelto con questo rinnovo di qualificare il lavoro in termini di sicurezza, formazione e anche aumenti retributivi'' sottolinea il Segretario della Fillea Alessandro Genovesi, in occasione della presentazione del contratto degli edili all'Ance.

''Il Pnrr è una sfida del Paese e non del settore delle costruzioni. Lo voglio ribadire in questo rinnovo del contratto degli edili. Questo è un contratto diverso, che punta al futuro della crescita del Paese. Il Pnrr è una sfida che dobbiamo vincere, grazie alla tante risorse che ci sono state date e che devono essere rapidamente impiegate'' specifica il presidente dell'Ance, Gabriele Buia. ''Oggi per le imprese hanno vissuto un 2021 nell'ottica di rincari continui delle materie prime che le hanno talmente penalizzate da arrivare da pensare di sospendere le opere. Per una impresa sospendere la produzione vuol dire il fallimento. Non c'è cassa integrazione che tenga, perchè deve pagare i debiti, fornitori''. 

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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