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Mosca fa sul serio e bombarda l'Ucraina

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Pioggia di fuoco contro l'Ucraina mentre il Cremlino dubita anche sulla ricostruzione dell'attentato al NordStream

Il ministero russo della Difesa ha confermato l'utilizzo dei missili ipersonici Kinzhal durante l'ultima ondata di attacchi contro l'Ucraina. Su Telegram le autorità russe hanno spiegato che i Kinzhal sono stati lanciati "in risposta" alla presunta incursione ucraina nella regione russa di Bryansk dei giorni scorsi.

Il portavoce dell'Aeronautica ucraina, Yuriy Ignat, ha confermato che i russi hanno sparato sei Kinzhal, aggiungendo che le forze armate di Kiev non hanno le capacità per intercettare questo tipo di missile che viaggia a cinque volte la velocità del suono. Secondo l'Ucraina, nell'ultima ondata di attacchi sono stati lanciati complessivamente 81 missili.

Intanto è stata ripristinata l'elettricità alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande dell'Europa nel sud dell'Ucraina, dopo gli attacchi missilistici russi della notte. Lo riferisce l'operatore di rete ucraino Ukrenergo spiegando che la centrale è stata nuovamente ricollegata alla rete. Dopo l'attacco russo tutti i 20 generatori diesel del sito erano stati attivati come "ultima linea di difesa''.

Inoltre, il Cremlino dubita dell'attendibilità delle versioni dei media sul coinvolgimento di qualche gruppo filo-ucraino nel sabotaggio del Nord Streams, "poiché solo un piccolo numero di servizi speciali può svolgere questo compito".

"Per quanto riguarda un gruppo filo-ucraino che avrebbe organizzato tutto questo - ha affermato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov - è difficile crederci: era un compito troppo difficile, che probabilmente è stato attuato da un servizio speciale statale ben addestrato, e non ce ne sono poi così tanti al mondo".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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