Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Il mondo del lavoro, dal post pandemia alle nuove opportunità

adult-1866533_1920.jpg

Come è cambiata l'occupazione e il fare impresa: l'esempio della Sardegna (e del resto d'Italia)

Sardegna:

I dati e le analisi, settore per settore
 

L'andamento del mercato del lavoro in Sardegna, come per tutto il Paese, negli ultimi anni ha subito notevoli ripercussioni dovute alla pandemia. Ma dopo un periodo di forti contrazioni, la ripresa è stata decisa, specie nel 2021, per poi arrestarsi nel 2022. Soprattutto nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, la Sardegna non ha registrato indicatori occupazionali positivi.

Alla parziale ripresa del mercato del lavoro registrata nel 2021 e nella prima parte del 2022 ha contribuito anche l'attuazione del PNRR, attraverso il Programma di Occupabilità dei Lavoratori (GOL), che prevede diverse misure di supporto all'occupazione, specie per coloro che devono entrare nel mondo del lavoro o trovare nuove opportunità professionali.

Nel complesso, dall'analisi dei dati statistici relativi a diverse componenti del mondo del lavoro e dell'occupazione, pur in un quadro d'insieme non competitivo rispetto al Centro-Nord, emerge che la Sardegna si posiziona spesso al di sopra della media del Mezzogiorno, con risultati quasi sempre migliori rispetto a quelli delle grandi regioni del Sud: Campania, Sicilia, Puglia e Calabria.

Dai dati dello studio “Economie regionali” 2022 di Banca d'Italia, in Sardegna il totale degli occupati nel 2021 è aumentato del 2,1%, rispetto all'anno precedente. Una crescita che ha interessato diversi settori produttivi, particolarmente il settore delle costruzioni che ha segnato un incremento di occupati dell'8,8% nell'anno considerato.

In espansione anche il settore dei servizi (+2,4%) e, in misura più ridotta, l'agricoltura (+0,2%), mentre l'industria in senso stretto registra un segno negativo: - 4,5%, un dato decisamente inferiore alla media nazionale del settore industriale che nel 2021 ha registrato un decremento assai più contenuto, pari a 0,4%.

Sempre secondo lo studio di Banca d'Italia, in Sardegna la forza lavoro in cerca di occupazione è cresciuta del 5% su base annua nel 2021, un aumento superiore rispetto a quello medio registrato nelle regioni del Mezzogiorno (+3,1%).

Tra i programmi messi in campo dall'Unione europea per ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali tra le diverse regioni, ci sono il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020 che mettono a disposizione risorse in aggiunta ai finanziamenti nazionali. Con riferimento all'avanzamento di tali programmi la Sardegna risulta piuttosto indietro.

Entrando nello specifico dei dati forniti da Banca d'Italia si scopre che la regione ha avuto 1.376 milioni di euro di risorse, molto meno delle altre grandi regioni del Sud Italia. Considerato, per esempio, che la Sicilia ha ricevuto oltre 5 mila milioni di euro, la Campania poco di meno.

Inoltre, solo l'83,3% delle dotazioni ricevute tra fondi europei e nazionali è stato effettivamente investito in progetti e programmi operativi regionali. A livello nazionale solo Sicilia, Campania, Calabria e Umbria hanno raggiunto percentuali più basse.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

Commenti