Dai falsi profeti al trionfo del narcisismo
L'Italia è chiamata a un cambiamento epocale, col ritorno al centro dopo le stagioni delle derive populiste, ma nascono nuove figure. Il caso di Nandra Schilirò.
La corsa veloce, a perdifiato, verso la creazione di un feticcio umano, di una figura totemica in carne e ossa, di un esempio da seguire. Ecco, pare questo oggi il modello da seguire.
Sarà l'incertezza del domani, sarà la fragilità del recente passato, sarà il presente così pregno di senso dell'inquietudine, con più interrogativi che risposte. Forse ci siamo salvati da falsi profeti utilizzando il sano pragmatismo mediterraneo, tant'è che in Italia, in tempi realtivamente recenti, abbiamo optato per una sweet revolution sostituendo un'espressione del consenso popolare con una scelta determinata da un presidente (Mattarella) e da un fine politico (Renzi).
A fatica, il popolo italiano con lo strumento del voto ha rifiutato la deriva populista e ha virato verso il centro, simbolo ancestrale dell'equilibrio. Certo, ha pesato in questa situazione così precaria la panacea del vaccino di massa, così siamo stati attratti dal ritorno all'agognata comfort zone, corroborata dai miliardi del Pnrr che darà ossigeno e fiducia al tessuto sociale oltre che economico. Come dire, abbiamo necessità di parole ragionate e non urlate.
Così, per una società ormai orientata verso un sano dualismo, assistiamo politicamente al ritorno del bipolarismo (centrodestra vs centrosinistra, sovranisti vs europeisti), ma pur sempre in attesa del centro equilibrato ed equilibrista. Un ossimoro, se ci pensiamo: abbracciamo la direzione dei due poli per creare domani un centro riformista, liberale, europeista. E nella naturale contrapposizione sociale si pone il fronte del Green pass sì e del Green pass no.
Chi è orientato al certificato verde ripone speranza nella stabilità rappresentata dal binomio Draghi-Pnrr, chi è contrario si afferra a quello che passa la selezione della fauna umana, che a dire la verità finora non è che abbia brillato nell'espressione dei suoi capipopolo. Da Giulio Castellino (che ha regolare certificato verde...) che aizza la folla di Roma per assaltare/assediare la Cgil alle parole suadenti di Nandra Schilirò, la vicecommissaria sospesa dal Ministero del'interno.
Ho ascoltato questa donna in piazza a Latina e soprattutto nella reunion intima avuta poi in un locale del capoluogo pontino. Gli strumenti di Nandra sono la sua spiritualità e la sua energia, nonché i suoi modi e la sua educazione, richiamandoci a una maggiore umanità, un aspetto, glielo assicuriamo, di cui sono dotati anche coloro che non solo si sono vaccinati ma sono convinti anche delle proprietà dell'antivirus. Questa donna non mi convince, ma è un giudizio strettamente personale. Non si può stare su un palco o un palchetto elencando i concetti di giustizia, amore e libertà senza declinarli, non puoi confidare che sei una donna "timida e riservata", tanto da sembrare quasi costretta a promuovere il tuo romanzo 'La ragazza con una rotella in più', non puoi autografare cartoline (sic!) con la tua immagine come se fosse la Madonna di tutti i luoghi di culto mediterranei, non puoi alzarti dal convivio e dare in pasto agli astanti parole tipo "siete venuti qui per ascoltarmi" e poi blaterare "che insieme ce la faremo" senza dire cosa fare e perchè e per andare dove. Il narcisismo, alla fine, resta il peggiore dei mali di questo secolo, altro che il Covid19. Cara Nandra Schilirò, ti preghiamo, presenta il tuo libro, ma di tribuni da salotto sbalzati dal sofà di Maria De Filippi armati di frasi da Baci Perugina non ne abbiamo più necessità. E ci auguriamo che il vaccino si porti via, finalmente, la rivoluzione della mediocrazia.
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