I lavori nelle scuole? Più veloci
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto che ridisegna in parte la governance del Pnrr in tema degli interventi in edilizia scolastica
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto che ridisegna in parte la governance del Pnrr, presentato dal Ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto. All’interno di questo decreto le misure di competenza del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardano l’accelerazione degli interventi di edilizia scolastica e rappresentano il primo passo di un grande piano di semplificazione che coinvolgerà tutti i settori della scuola.
L’obiettivo del provvedimento ministeriale, spiega una nota del Mim, è supportare gli enti locali negli interventi di edilizia scolastica e nell’attuazione del Pnrr, semplificando le procedure attuative e i relativi meccanismi, la cui complessità rischiava di determinare ritardi.
“Ora sarà possibile procedere con più rapidità e maggiore efficacia, una sorta di estensione del ‘modello Genova’, ha commentato il Ministro Giuseppe Valditara. “Questo decreto è il frutto della grande alleanza che da subito abbiamo voluto costruire non solo all’interno del mondo scolastico, ma anche con i grandi attori istituzionali: si tratta di misure che scaturiscono dalla collaborazione con le Regioni, con le Province e con i Comuni. Dagli enti locali abbiamo recepito una forte richiesta di semplificazione per rendere possibile l’attuazione dei progetti di edilizia scolastica, di formazione del personale e di digitalizzazione”.
Nel decreto, infatti, sono previsti ribassi d’asta non solo per i nuovi progetti Pnrr ma anche per quelli in essere e la possibilità per Sindaci e Presidenti di Città metropolitane e Province di avvalersi del supporto di altre strutture pubbliche. Sono anche state alzate le soglie per ricorrere agli affidamenti diretti. I punti principali del decreto: Ribassi d’asta anche per i “progetti in essere”. Viene introdotta per gli enti locali la possibilità di utilizzare i ribassi d’asta per gli interventi di edilizia scolastica anche per i “progetti in essere” e non più soltanto per i soli progetti Pnrr, come previsto finora dalla normativa. Ciò consentirà di rimuovere un vincolo all’utilizzo di tali risorse, quantificabili in oltre 350 milioni, potendo, dunque, concorrere a rimediare al fenomeno dell’aumento del costo dei materiali.
Tempi più veloci per gli appalti. Per assicurare il rispetto dei tempi indicati dalle milestone europee del Pnrr, vengono potenziate le misure acceleratorie per l’esecuzione di interventi di edilizia scolastica. Sindaci e Presidenti di Provincia e di Città Metropolitana, ai quali già dal 2020 spettano, per l’edilizia scolastica, i poteri di Commissario straordinario, ora potranno avvalersi di altre strutture pubbliche, centrali e locali, per ricevere supporto specialistico. È previsto un compenso che sia compreso nel quadro economico e che non superi il 6% del valore dell’opera. In questo modo i tempi per i lavori di messa in sicurezza potranno essere ulteriormente accelerati, nel rispetto della normativa nazionale ed europea e garantendo sostegno agli enti locali di minori dimensioni, sprovvisti di professionalità tecniche specifiche che possano seguire gli appalti.
Vengono introdotte, come richiesto dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), ulteriori misure di semplificazione e accelerazione, quali, in particolare: l’estensione della possibilità di operare come commissari straordinari per l’edilizia scolastica - già prevista fino al 31 dicembre 2026 per Sindaci e Presidenti di Provincia e di Città Metropolitana - anche ai soggetti attuatori degli interventi, alle stazioni appaltanti (se diverse dai soggetti attuatori), alle centrali di committenza e ai contraenti generali; l’introduzione di specifiche deroghe al codice dei contratti pubblici in materia di acquisti e programmazione dei lavori pubblici, procedure di approvazione dei progetti relativi ai lavori, stipula del contratto, controlli sugli atti dell’affidamento, aggregazioni e centralizzazione delle committenze, commissioni giudicatrici con relativo albo e criteri di aggiudicazione dell’appalto; innalzamento della soglia per l’affidamento diretto su servizi e forniture, compresi i servizi di ingegneria/architettura e attività di progettazione. In tali casi potrà essere effettuato l’affidamento diretto anche senza la consultazione di più operatori economici (fermi restando i principi cardine in materia di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti e la necessaria scelta di soggetti che abbiano pregresse e documentate esperienze analoghe a quelle oggetto di affidamento); le deroghe al codice dei contratti pubblici vengono estese anche agli accordi-quadro per l’affidamento dei servizi tecnici e dei lavori stipulati da Invitalia, e anche per l’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione.
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