Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Frosinone si prepara alla rivoluzione del futuro

zinga.jpg

Due piani d'investimento, 42 progetti, 38 milioni di euro: l'intera Ciociaria sigla un patto tra politica e impresa per un nuovo futuro

“Questa è una rivoluzione”. Non usa mezzi termini Francesco De Angelis per descrivere la rivoluzione in atto in terra ciociara. Appuntatevi questa promessa, seguita da una testimonianza: la provincia di Frosinone quando usciremo dalla pandemia sarà una sorta di nuovo Eden. No, non sono parole di circostanza, ma una serie di considerazioni acclarate dai numeri, oltre che dal proverbiale pragmatismo di questa terra. Il Pnrr qui lascerà il segno, tanto che “respiro le atmosfere della Cassa per il Mezzogiorno” ricorda il presidente del Consorzio industriale del Lazio, smarrendosi nelle pieghe della storia che ha industrializzato le province depresse del centrosud Italia negli amni ’70 e ’80. Del resto, quando vengono snocciolati numeri e progetti ma soprattutto i milioni di euro in nome degli investimenti e del futuro si resta fiduciosi. Il presidente del consorzio De Angelis ha aspettato il governatore del Lazio Nicola Zingaretti per esprimere gioia (e gratitudine) per i piani di investimento in atto in una provincia che non ha sbocchi sul mare ma che a breve avrà aperture commerciali in ogni dove grazie ai collegamenti stradali.

Rapidità e velocità, funzionalità, eccoli i concetti che cita spesso De Angelis, chiamando in causa quelle aree industriali che, probabilmente, diventeranno un progetto pilota per il Bel Paese, abbracciando i concetti di smart e green, elementi cardine della rinascita e appetibili per le imprese. E “finalmente oggi le imprese possono investire, perché questa serie di progetti sono la sintesi del successo di una scommessa. Oggi c‘è una classe dirigente che ragiona col sistema delle aziende guardando al futuro con grande fiducia” ha sottolineato il presidente Giovanni Acampora, a capo della Camera di commercio di Frosinone e Latina, oggi la sorella cenerentola del Sud del Lazio, divisa dai cugini ciociari in nome di una atavica rivalità ma ancora ferma al palo di sogni e progetti insabbiati.

“Con questa sfida abbiamo dimostrato di saper utilizzare i fondi d’investimento. L’ho sempre detto che dopo il Covid non potrà più esserci un Lazio come prima. Ricostruzione è stata la parola d’ordine, come è successo nel Dopoguerra. E il Lazio non può non partecipare a questo processo di ricostruzione e rinnovata fiducia verso questo Paese” ha detto un raggiante Zingaretti.

“Vinceremo la sfida della globalizzazione, ma lo faremo dal territorio. Parlano i fatti e i cantieri. E tra 2anni staremo tutti qui insieme a vedere i risultati” ribadisce convinto De Angelis, quasi citando a memoria tutti i progetti, che vanno da San Giovanni Incarico a Casalvieri, da Esperia a Cassino, da Morolo a Sora passando per il capoluogo e ritessendo la rete con le estreme periferie in nome di un nuovo domani.

E sì, perché il programma d’azione non lascia dubbi: il piano inserito all’interno della convenzione tra l’ex consorzio Asi con la Regione Lazio e l’Astral permetterà a Frosinone e provincia di uscire completamente dall’isolamento viario, con la bellezza di 16 progetti distribuiti su tutte le zone industriali del territorio per renderle moderne e funzionali incasellati nei 42 progetti complessivi. Ecco, la bellezza è anche un altro nodo che De Angelis scioglie con naturalezza: “punti illuminazione, rotonde, arterie stradali, impianti di videosorveglianza all’avanguardia” saranno leit motiv di queste aree industriali, “altro che degrado” aggiunge. E poi l’alta velocità, quella ferroviaria, che ti collega al mondo, all’economia globalizzata, in attesa dell’aeroporto, che da questa parti sognano. Ma, si sa, i sogni sono fatti per essere coltivati. E qualche volta si realizzano anche.

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

Commenti