In Europa si riprende a volare come prima del Covid
Aeroporti: Aci, a luglio traffico passeggeri al 97% rispetto ai livelli pre-pandemia
A luglio, mese di punta dell'estate, il traffico passeggeri in Europa è stato vicino alla piena ripresa rispetto ai livelli pre-covid, toccando il 97%. Sulla rete aeroportuale europea, infatti, il traffico si è attestato ad appena il -3% rispetto a luglio 2019, un ulteriore miglioramento rispetto al mese precedente (giugno si è attestato al -5,9% rispetto allo stesso mese del 2019). Rispetto a luglio 2022, il traffico passeggeri è cresciuto del +12,8%. E' quanto emerge dai dati diffusi da Aci Europe, l'associazione europea dei gestori aeroportuali.
Il traffico passeggeri nel mercato dell'Uinione europea si è attestato al -4,3% a luglio rispetto ai livelli pre-pandemia (luglio 2019) e in aumento del +12,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Le migliori performance sono arrivate dai mercati che si affidano prevalentemente al turismo in entrata e/o al traffico transatlantico, con aeroporti in Islanda (+16,2%), Croazia (+15,7%), Grecia (+14,8%), Portogallo (+10,5%), Lussemburgo (+10,5%), Polonia (+7,1%), Malta (+6,3%), Cipro (+3%), Italia (+2,3%), Spagna (+1,3%) e Irlanda (+0,6%) che hanno tutti superato i livelli pre-pandemia.
Di contro, gli aeroporti di Finlandia (-31%), Slovenia (-27,4%), Bulgaria (-22,9%), Germania (-19,2%) e Svezia (-17,9%) sono rimasti i più lontani da una piena ripresa. Mentre gli aeroporti tedeschi hanno registrato la peggiore performance del traffico passeggeri tra i mercati più grandi, gli aeroporti del Regno Unito (-4,7%) hanno compiuto ulteriori progressi verso la loro piena ripresa, seguiti da quelli in Francia (-6,6%).
Per Olivier Jankovec, Direttore Generale di Aci Europe, "queste cifre principali sono sintomatiche di un passaggio dal consumo materiale a quello esperienziale, con le persone che apprezzano i viaggi per il tempo libero e per incontrare amici e parenti in tutta Europa e oltre più che mai. La resilienza della fiducia dei consumatori e il continuo slancio nella ripresa del traffico sono ancora più notevoli considerando la crisi del costo della vita e gli aumenti record delle tariffe aeree."
"Tuttavia - sottolinea Jankovec- anche le variazioni di performance tra i mercati aeroportuali nazionali e individuali sono diventate un appuntamento fisso della nostra ripresa, con il 51% degli aeroporti europei ancora al di sotto dei volumi di traffico passeggeri pre-pandemia. Queste variazioni di prestazioni riflettono un mix di fattori: dall'impatto della guerra in Ucraina all'impressionante ma selettiva espansione della capacità dei vettori ultra-low-cost e al relativo ridimensionamento dei vettori di rete, nonché al passaggio di alcuni tipi di traffico nazionale ad altre modalità di trasporto".
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