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Nuovo Codice degli appalti al centro dell'agenda Inail

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L'argomento è stato al centro del convegno annuale della Consulenza tecnica per l’edilizia

L’importanza strategica delle opere pubbliche, l’evoluzione dei processi e le novità introdotte nel nuovo codice degli appalti pongono nuove sfide, da affrontare condividendo competenze e professionalità. Il XXIV convegno annuale della Consulenza tecnica per l’edilizia (Cte) dell’Inail, ospitato dall’11 al 13 dicembre nell’auditorium della Direzione generale, è stata l’occasione per tracciare un quadro esaustivo sulle innovazioni principali nel settore edilizio, relative agli aspetti tecnici e professionali, come il ruolo del project manager di una commessa pubblica, e alle prospettive future, legate agli strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni. L’evento è stato organizzato in sinergia con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti di Roma e provincia.

edilexporoma2024.gifTre giorni articolati in quattro seminari. Quattro focus tematici, affidati al coordinamento di professionisti esperti del settore, hanno animato le tre giornate di lavori. La parte iniziale del convegno, moderata dal coordinatore di settore, Antonio Giordani, è stata incentrata, invece, sulle attività e i progetti futuri della Consulenza tecnica centrale e delle Consulenze regionali. Dopo i saluti del commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, e del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ), Guglielmo Loy, le relazioni del direttore centrale patrimonio, Carlo Gasperini, e del coordinatore generale della Cte, Antonella Cocca, hanno delineato il quadro complessivo di quanto fatto nel corso dell’ultimo anno, con un approfondimento dedicato al Building information modeling (Bim).

D’Ascenzo: “Dalle sinergie esterne un prezioso valore aggiunto”. “Credo molto nel confronto e nella collaborazione con altri enti, atenei e ordini professionali”, ha sottolineato il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, nel suo intervento. “Solo grazie alla sinergia con soggetti esterni possiamo arricchire ulteriormente il nostro patrimonio di professionalità, già molto elevate. Ci aspetta una stagione di attività e di lavori impegnativi, mirati alla realizzazione di nuovi progetti e alla massima valorizzazione del nostro patrimonio. Grazie alla preziosa collaborazione degli Ordini – ha aggiunto – questi eventi diventano opportunità sia per valorizzare le conoscenze e le competenze, sia per contribuire alla formazione”.

Loy: “Gli interventi sulle infrastrutture strategici per il Paese”. “Si discute da tempo sull’importanza strategica del rapporto tra servizi di prossimità rivolti ai cittadini e rafforzamento delle grandi infrastrutture”, ha spiegato il presidente del Civ, Guglielmo Loy. “È evidente che avere infrastrutture solide è una delle garanzie per affrontare i grandi processi di mutamento che caratterizzano le nostre economie e buona parte delle attività pubbliche. Azioni e interventi sulle infrastrutture – ha sottolineato – sono legati al mutamento normativo ma anche all’evoluzione del sistema di vita delle persone, delle comunità, delle città e delle amministrazioni, incentrata su risparmio energetico, tutela dell’ambiente e benessere lavorativo”. 

Gasperini: “Stiamo realizzando opere di qualità molto elevata”. A sintetizzare le attività della Direzione centrale patrimonio, che predispone i piani triennali di investimento e disinvestimento immobiliare e mobiliare e il programma triennale dei lavori pubblici, è stato il direttore, Carlo Gasperini, che ha sottolineato l’importanza delle novità introdotte nel codice degli appalti, a partire dal principio di risultato, che diventa perno di tutto il processo dell’appalto pubblico. “Per anni ci siamo dedicati alla riqualificazione di immobili”, ha spiegato Gasperini. “Oggi stiamo realizzando opere pubbliche complete, interventi di eccezionale qualità, che mirano a ottenere standard qualitativi strutturali, ambientali e di sicurezza elevati”.

Cocca: “In partenza i cantieri romani dell’Archivio centrale dello Stato e del colonnato”. Il coordinatore generale della Cte, Antonello Cocca, è entrato nel merito dei lavori. “Attualmente sono 29 i cantieri rilevanti in tutto il Paese, di cui 16 di nuova costruzione. Tra questi, due apriranno a breve a Roma: l’Archivio centrale dello Stato e il colonnato, l’elemento architettonico che collega il Museo delle arti e tradizioni popolari e il Museo Pigorini a piazza Marconi. Oltre a queste iniziative – ha aggiunto – abbiamo iniziato i lavori della sede di Napoli e a breve partiremo con quelli per la sede di Trento e con il cantiere della ristrutturazione della sede di Ancona”.

La struttura del nuovo codice degli appalti e il ruolo del project manager. Il primo seminario ha approfondito i temi legati alle nuove disposizioni, dalla qualificazione delle stazioni appaltanti, alla fase di progettazione, ai compiti dei tecnici e dell’amministrazione aggiudicatrice. Il secondo seminario si è focalizzato, invece, sull’evoluzione normativa che ha portato dal concetto di responsabile del procedimento a quello di responsabile unico del progetto, il project manager della commessa pubblica, che gestisce tutto il processo di realizzazione dell’opera con il supporto dei responsabili del procedimento per ogni fase.
 
Il Bim negli appalti pubblici, la gestione del contratto e il contenzioso.  Al centro del terzo seminario, la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti, l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, il Bim nella gestione degli appalti pubblici, gli strumenti di gestione informativa digitale degli immobili, la manutenzione e le verifiche. Il quarto focus, infine, ha esaminato le problematiche che riguardano il contratto nelle fasi di affidamento ed esecuzione, le cause di un eventuale contenzioso tra stazione appaltante e operatore economico e le possibili risoluzioni, anche in via stragiudiziale.

Tardiola: “Fondamentale promuovere la digitalizzazione dei processi”. “Per affrontare le grandi trasformazioni in atto nel Paese è fondamentale utilizzare sempre di più gli strumenti del digitale”, ha concluso il direttore generale, Andrea Tardiola, riferendosi all’importanza dell’impiego del Bim nella gestione degli appalti. “L’utilizzo di questi strumenti deve diventare una modalità operativa abituale, per poi ispirare l’architettura organizzativa delle amministrazioni. Il nostro compito – ha sottolineato – è quello di promuovere i processi di innovazione per costruire un nuovo modello di produzione dei servizi”.

15 Dicembre
Autore
Luciano Razzano

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