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Per Berlusconi sarà una domenica di passione

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Gianni Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte e Matteo Salvini stanno tessendo una tela pro e contro il Cavaliere

Silvio Berlusconi, riferiscono fonti azzurre, avrebbe detto ai suoi che è pronto a sciogliere la riserva sul Colle entro domenica, ovvero prima che inizino le votazioni alla Camera, per l'elezione del successore di Sergio Mattarella. Il Cav accoglie quindi la richiesta avanzata da Matteo Salvini e Giorgia Meloni di dare una risposta sulla sua candidatura prima di arrivare in Aula, ma, raccontano, non avrebbe rinunciato al sogno di salire al Quirinale, convinto di avere delle chance concrete alla quarta votazione, nonostante lo scetticismo sempre più forte degli alleati e i dubbi sui 'numeri' in Parlamento avanzati anche dentro Forza Italia, a cominciare dai fedelissimi.

Gianni Letta è tra quelli che continuano a metterlo in guardia dalle tante 'variabili' della roulette quirinalizia. Oggi l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ne avrebbe parlato con Ignazio La Russa, a margine della presentazione del libro-biografia su Sergio Mattarella del fisico Angelo Gallippi, lasciando intendere che, al momento, il leader azzurro intende andare avanti per la sua strada. La Russa ha confidato di aver chiesto lumi sulle ragioni del rinvio del vertice di centrodestra previsto per oggi: ''Ho detto a Letta che i leader della coalizione si devono vedere, se non oggi, domani, al massimo dopodomani, perché il tempo stringe e urge decidere cosa fare sul Colle prima delle votazioni''.

"E' inevitabile che il vertice si svolga prima della fine della settimana. Spero sia calendarizzato nelle prossime ore, altrimenti lo chiederò ufficialmente", ha chiarito la leader di Fdi Giorgia Meloni. Interpellato sui contenuti del colloquio con La Russa, Letta si è trincerato dietro un cortese 'no comment', spiegando che ''in questi giorni ho parlato anche troppo'' con un chiaro riferimento alle parole pronunciate in occasione della camera ardente e dei funerali di David Sassoli (''Il clima straordinario in Parlamento per commemorare Sassoli può essere di lezione per l'elezione al Colle'').

Con Matteo Salvini "c'è stato un incontro, come con altri leader politici... è un periodo in cui ci si confronta e si parla anche delle prospettive del Quirinale". Così il leader del M5S Giuseppe Conte, intercettato dalle telecamere del Fatto Quotidiano dopo l'incontro con il segretario della Lega. A chi gli chiede se abbiano parlato di Draghi, "no, non si parla di nomi, ma di schemi politici - replica l'ex premier - c’è la consapevolezza di dover allargare lo spettro del confronto perché abbiamo bisogno di un Presidente super partes, autorevole, che rappresenti il più ampio schieramento delle forze politiche presenti in Parlamento e non possiamo quindi eleggere un Presidente di parte. Ho rappresentato a Salvini anche di questo, dell’esigenza di eleggere un Presidente che possa rappresentare tutti”.

Con Salvini, assicura, “non si è parlato di rimpasto, non si è parlato di questi dettagli, non ci siamo entrati”. Quanto alla candidatura di Silvio Berlusconi, "credo che abbiano in programma un incontro e si confronteranno anche loro".

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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