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Bolsonaro su clima, Covid e narcotraffico

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Il presidente del Brasile parla della crisi nel suo Paese, cambiando idea anche sui vaccini e sulla pandemia

Un Jair Bolsonaro a tutto tondo quello che ha rilasciato un'intervista esclusiva a SkyTg24, parlando dell'Amazzonia, del Covid e dell'ex presidente brasiliano Lula. 

"Lula mi accusa di genocidio perché è un opportunista. Vi racconto l'ultimo caso che è venuto a galla: il capo del servizio di intelligence del Venezuela, fermato e arrestato poco fa, ha detto che lui riceveva delle risorse e che tutte le autorità di sinistra ricevevano delle risorse dal narcotraffico, fondi inviati anche in Spagna. Lula è stato condannato, poi non so in che modo non è rimasto in carcere , ma tutto lo scandalo della corruzione in cui è stato coinvolto ha lasciato un segno molto forte in Brasile" ha dichiarato il presidente del Brasile Jair Bolsonaro.

E quando affronta il tema del clima inevitabile è il passaggio sul polmone verde del Pianeta, la sua Amazzonia. "Purtroppo in Brasile c'è una guerra di potere, diversamente da chi mi ha preceduto c'è molta critica su di me per quanto riguarda l'Amazzonia. Però l'Amazzonia non prende fuoco, è una foresta umida, prende fuoco soltanto nelle sue zone periferiche, qui ci sono stati disboscamenti illegali che noi combattiamo. Lo facciamo così bene che la stampa non dice più niente su questo".

E poi sul Covid, una pandemia su cui Bolsonaro in verità al'inizio stentava a credere, sebbene il numero di contagi e morti nel suo Paese, tanto che qualcuno lo ha apertamente accusato di genocidio: "Noi siamo sempre stati a favore del vaccino: io ho destinato molte risorse per l'acquisto di vaccini ed è quello che è successo. Io però ho l'idea che i medici debbano avere autonomia su come trattare il paziente e su quali medicinali scegliere o per curare" ha dichiarato sempre ai microfoni di Skytg24. 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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