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Brunetta: nella PA compensi più alti e digitalizzazione

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Il Ministro ha rilasciato un’intervista al Messaggero parlando del futuro della Pubblica Amministrazione

Il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha parlato in un’intervista al Messaggero dei cambiamenti all’interno della Pa, dovuti al Pnrr e alla digitalizzazione.

"La strategia che abbiamo introdotto – afferma il Ministro - è molto articolata: reclutamenti più veloci, progressioni di carriera più fluide, nuovi contratti, vaste campagne di formazione, retribuzioni più alte”.

Brunetta sottolinea l'importanza della digitalizzazione, introducendo “Un portale, inPA, che rende molto più facile il matching tra domanda e offerta nella Pa, grazie a una mappa digitale e continuamente aggiornata delle opportunità nelle singole amministrazioni italiane, e che garantisce una modalità più efficiente per le candidature”.

Il Ministro, esponente di Forza Italia, ha definito la Pubblica Amministrazione “Fattore di competitività del paese. Servizi più efficienti – dice Brunetta – significa qualità della vita migliorata per cittadini e imprese”.

Questo cambia la percezione del passato della Pa come settore rifugio, bassi salari e bassa produttività. Perché se la produttività aumenta, i servizi migliorano e, dunque, le retribuzioni possono salire. Per questo abbiamo sbloccato, dopo anni, i fondi per il salario accessorio (per compensare proprio la produttività) - tuttavia - il vero punto è capire se l'aumento dei salari sarà accompagnato da un parallelo aumento della produttività del fattore lavoro conseguente alle riforme strutturali del Pnrr. Se questo avverrà, l'eventuale spirale salari-prezzi assumerà una connotazione fisiologica tipica di ogni ciclo espansivo dell'economia, altrimenti si connoterà come un fenomeno patologico". 

2 anni fa
Autore
Piergiorgio Michelangeli

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